Nel
mini laboratorio Science Walden Pavillion le feci sono trasformate in
biometano e biodiesel, grazie ad un mix di processi meccanici e
batterici
Trasformare i rifiuti biologici umani in biofuel di ultima generazione. Una scommessa accettata e vinta alla Ulsan National Institute of Science and Technology
(UNIST), nella Corea del Sud. Qui un team di ricercatori ha messo a
punto un nuovo modo per convertire gli escrementi in energia senza
l’impiego d’acqua. In realtà gli scienziati coreani non hanno solo
studiato la tecnologia, ma anche realizzato una piccola toilette
pubblica dove sperimentare direttamente le premesse della loro ricerca.
Nasce così, nel giardino del campus universitario, lo Science Walden Pavillion, un mini laboratorio su due piani dotato di un minuscolo tetto giardino, con raccolta dell’acqua piovana, e del nuovo gabinetto hi-tech.
La toilette sperimentale è stata progettata con un sistema in grado di rompere meccanicamente gli escrementi umani per restituire un materiale organico completamente disidrato e inodore simile al compost nell’aspetto. Il materiale viene trasportato ad un serbatoio di digestione batterica per essere convertito in biometano e CO2.
Il procedimento non finisce qui. Se da
un lato il biomentano può essere direttamente raccolto e impiegato
direttamente, dall’altro la CO2 è indirizzata ad una coltura di microalghe, la cui biomassa è destinata alla produzione di biodiesel. Un sistema unico e complesso, che cerca di tagliare al massimo gli input per massimizzare le rendite.
I ricercatori sperano di rendere la
tecnologia abbastanza efficiente da produrre un biocarburante che sia
economicamente competitivo. “Il nostro obiettivo finale è non solo
creare un gabinetto che risparmi acqua e i costi operativi dei moderni
impianti di depurazione dei reflui, quanto realizzare un ecosistema che
supporti l’innovazione tecnologica e guidi la diversificazione economica
regalando ai rifiuti umani un valore finanziario”, spiega Jaeweon Cho,
professore di ingegneria ambientale presso l’Università sudcoreana. Se
l’esperimento avrà successo, il team prevede di portare il wc senz’acqua
collegato al bireattore nella vita reale.
fonte: www.rinnovabili.it