Se fosse così facile come nelle fiabe, non saremmo qui a parlarne un giorno sì e l’altro pure.
Non esiste il pifferaio suadente che
ammaestri i sacchi dei rifiuti o, meglio ancora, i latori degli stessi,
convincendoli al rispetto delle regole.
Nella raccolta differenziata, Parma
brilla a livello nazionale per i risultati sorprendenti del suo sistema
(oltre il 75% di RD), tali da richiamare commissioni internazionali
interessate a simili percentuali e da rinvigorire tutto il Movimento
sostenitore della strategia “Rifiuti Zero”, che oggi l’Europa reclama a
gran voce, promuovendo al tempo stesso l’economia circolare: ogni genere
di rifiuto rappresenta un errore di progettazione e non un destino
ineluttabile; ogni oggetto deve poter essere recuperato e reimmesso al
consumo attraverso le operazioni ormai note della riparazione, riuso,
riciclo.
E’ la lezione partita molti anni fa da
Capannori (Lucca) e che oggi coinvolge 224 comuni italiani (4,7 milioni
di abitanti) di tutti gli schieramenti politici, riuniti in Zero Waste,
il movimento guidato da protagonisti assoluti come Rossano Ercolini,
Paul Connett, Enzo Favoino, Patrizia Lo Sciuto.
Ma, ovviamente, non esistono sistemi
perfetti e occorre tempo per raggiungere l’eccellenza (un valore
prossimo al 100% di riciclo effettivo), considerato che senza il
contributo legislativo nazionale e regionale, il traguardo non sarà
facilmente raggiungibile nel breve periodo.
Va anche sottolineato che da quando a
Parma è stato attivato il Porta a Porta sono stati introdotti diversi
aggiustamenti per far fronte alle criticità emerse ed adattare il
sistema alle esigenze dei cittadini dei vari quartieri (vedi ad esempio
le eco station o i ritiri più frequenti in centro).
Il Porta a Porta (con tariffazione
puntuale) è l’unico strumento davvero vincente se lo scopo concreto
delle amministrazioni locali è quello di azzerare i rifiuti.
Il Porta a Porta affida la prima
differenziazione dei rifiuti ai cittadini, che diventano “esperti di
rifiuti”, o meglio di materiali da scartare, indirizzando ogni oggetto e
materiale al suo flusso specifico.
Una ricetta semplice che porta con sé 3
risultati eclatanti: si incrementa il tasso di riciclo, cala in modo
drastico il rifiuto residuo, si verificano importanti benefici
ambientali, oltre ad una sensibile riduzione dell’importo della Tari.
L’incremento dei materiali riciclati ha
come diretta conseguenza maggiori introiti nelle casse comunali: i
materiali prodotti dal Porta a porta hanno molto valore, perché sono più
puliti e di conseguenza più pagati dai Consorzi del riciclo
(Co.Re.Pla., Co.Re.Ve., etc.).
Il calo del rifiuto residuo fa risparmiare tanti soldi, perché diminuiscono in modo importante i conferimenti in discariche ed inceneritori e l’ambiente tira letteralmente un sospiro di sollievo, poichè si riducono gli inquinanti prodotti sia dall’una che dagli altri.
Il calo del rifiuto residuo fa risparmiare tanti soldi, perché diminuiscono in modo importante i conferimenti in discariche ed inceneritori e l’ambiente tira letteralmente un sospiro di sollievo, poichè si riducono gli inquinanti prodotti sia dall’una che dagli altri.
Ma nel Porta a Porta i pifferai non sono
certo previsti. Se un cittadino non rispetta le regole il sistema
ovviamente ne risente.
Il sacco abbandonato, come i mozziconi buttati a terra o i rifiuti gettati dai finestrini sono gesti di inciviltà dei singoli, non imputabili al sistema adottato. Con pazienza certosina va intercettato chi per motivi vari (per es.,utenti evasori) ostinandosi a non rispettare le regole, fa pagare alla collettività la propria personale indifferenza. In materia di rifiuti oltre che richiamare la responsabilità dei produttori di imballaggi e beni di consumo, sicuramente occorre rimarcare il senso di responsabilità civica di ognuno di noi.
Il sacco abbandonato, come i mozziconi buttati a terra o i rifiuti gettati dai finestrini sono gesti di inciviltà dei singoli, non imputabili al sistema adottato. Con pazienza certosina va intercettato chi per motivi vari (per es.,utenti evasori) ostinandosi a non rispettare le regole, fa pagare alla collettività la propria personale indifferenza. In materia di rifiuti oltre che richiamare la responsabilità dei produttori di imballaggi e beni di consumo, sicuramente occorre rimarcare il senso di responsabilità civica di ognuno di noi.
E per gli irriducibili del degrado nessun magico pifferaio, ma solo salate sanzioni.
Aldo Caffagnini
fonte: http://www.parmadaily.it