Da rifiuto a risorsa, Genova metropolitana come Parigi sceglie l’economia circolare

L’economia del riuso e della rigenerazione delle materie, del riciclo e della condivisione di beni e servizi nella visione strategica della Città metropolitana che con LiguriaCircular di Amiu lancia gli Stati Generali per l’economia circolare.
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Se la strategia è quella del “rifiuto zero – dice Enrico Pignone– ogni materia è una risorsa e le città diventano miniere urbane.”
E’ l’evoluzione dell’economia circolare che, spiega il consigliere delegato all’ambiente della Città metropolitana di Genova, “appartiene alla nuova visione strategica del nostro ente e punta con percorsi e idee partecipati a sostenere la rigenerazione, la riparazione, il riciclo e la condivisione di beni e servizi con più efficienza nell’uso delle risorse, risparmi per le imprese, nuova occupazione e minor impatto ambientale”.
Per questo la Città metropolitana, insieme a LiguriaCircular di Amiu ha dato il via nel salone della Camera di Commercio agli Stati Generali per l’economia circolare con un percorso che entro il prossimo marzo sfocerà nel Libro Bianco, piattaforma di una scelta “innovativa, partecipata e inclusiva” ha detto il presidente di Amiu Marco Castagna.
Se l’impulso genovese all’economia circolare, come ricorda Castagna, è già fra le buone pratiche europee e il nuovo percorso si ispira a Parigi che l’ha realizzato l’anno scorso, ci sono già progetti e azioni nel filone della nuova scelta culturale, sociale, economica e ambientale: “Nel 2015 sono stati recuperati farmaci non scaduti per un valore di quasi mezzo milione di euro – ricorda il presidente Amiu – e questi medicinali, controllati, vengono messi a disposizione dell’associazione Gigi Ghirotti. E con la cooperativa La Cruna nel progetto Weenmodels sono iniziati la raccolta e il recupero dei telefoni cellulari, generando così anche lavoro e reimmettendoli sul mercato a un valore economico, sociale e ambientale molto maggiore rispetto ai predenti sistemi.”
L’economia circolare “può farci riconoscere in Europa, è una grande opportunità e un punto di svolta – ha detto Pignone – pur con tutte le complessità del caso, perché le difficoltà non mancano, però anche nel costruire su idee condivise la nostra comunità puntiamo molto su questo nuovo modello e Genova metropolitana, sperimentando la fattibilità e sostenibilità di questa visione può diventarne la porta d’Europa.”
Una visione in cui s’intrecciano due progetti: la pianificazione strategica e sui rifiuti della Città metropolitana e quello di LiguriaCircular, nato come forum di Amiu (ne fanno parte più di 200 associazioni, aziende, enti pubblici e di ricerca, professionisti) che ha elaborato dieci idee progettuali candidate nei bandi per i finanziamenti europei.
L’avvio degli Stati generali (ai quali aderirà presto, con delibera di giunta, la Camera di Commercio come ha annunciato oggi il suo vicepresidente Massimo Giacchetta) ora vuole coinvolgere nuovi attori, pubblici e privati, in un percorso che sino ad ottobre seguirà l’ascolto di ogni stakeholder, aprendo poi tavoli tematici fra novembre e dicembre come fase partecipata per identificare le linee guida dell’economia circolare che si tradurranno entro marzo 2017 nel Libro Bianco.

fonte: http://notizie.cittametropolitana.genova.it