Prosegue il viaggio artistico di Pierluigi Monsignori, in arte Potsy, per diffondere valori ecologici in Europa



UMBERTIDE - Prosegue il viaggio artistico di Pierluigi Monsignori, in arte Potsy, per diffondere valori ecologici in Europa. Questa volta è toccato alla Lituania, più precisamente a Palanga rinomata città turistica e di villeggiatura, dove l’installazione a sorpresa di Plastic Food ad opera dell'artista umbertidese lungo il viale principale ha suscitato non poco stupore tra la gente del posto. L'opera infatti è riuscita a scuotere l'ordine di quel luogo, rompendo la compostezza di una strada nota al mondo per la meta a cui porta e cioè il famoso “pontile che conduce al tramonto”, suggestivo balcone nel Mar Baltico. “Plastic Food - ricorda Potsy - è un invito a compiere una passeggiata in un paesaggio futuribile purtroppo già presente che, anche se ci sembra distante, in realtà non è così lontano: un’ isola di materie plastiche galleggianti prodotte dai nostri rifiuti è sorta dalle acque dell'oceano e tutti ne siamo responsabili”. Così i cittadini e i turisti di Palanga hanno fatto i conti con una realtà improvvisa e messa sotto i loro occhi: tutti produciamo rifiuti, materie che hanno costi economici elevati sia per la loro produzione che per il loro smaltimento e riciclaggio, ma se non correttamente smaltiti il prezzo sociale ed ecologico da pagare sarà molto più alto.



Da qui la necessità di ridurre rifiuti, o meglio, di non produrli all'origine perché solo in questo modo è possibile un'inversione di rotta allontanandoci da quel punto di non ritorno in cui ci stiamo dirigendo. Così, in questo preciso momento storico in cui tutte le certezze si perdono, l'arte ha il ruolo fondamentale di ricollocare la speranza al centro della nostra vita quotidiana.



L'installazione di Land Art Plastic Food, divenuta anche progetto europeo grazie al Programma UUD Erasmus+, in collaborazione con numerosi paesi d’Europa, è la conferma di come l'arte riesca a diventare veicolo fondamentale e canale privilegiato di comunicazione sociale. “L'uomo oggi vive un rapporto di amore ed odio nei confronti dei polimeri da lui creati, necessari in qualsiasi ambito del quotidiano – conclude l’artista umbertidese - ma il mare ci restituisce pezzi plastici in continuazione come queste acque riportano a riva e restituiscono pezzi di ambra preziosa”. Disturbando, per così dire, il tramonto nel Mar Baltico, Plastic Food ha voluto mettere in guardia la popolazione lituana ed europea offrendo il presagio di un mondo in cui, se non avverrà al più presto un'inversione di tendenza, rifiuti ed ecopresse di polimeri plastici diventeranno parte integrante dell'ambiente.

fonte: http://www.valtiberinainforma.it