L’attuazione di un corretto sistema di raccolta differenziata dei rifiuti è fondamentale per garantire il recupero dei materiali ed ottenere un riciclo di qualità. Come è noto, le utenze condominiali rappresentano una fascia particolarmente critica
rispetto alle possibilità di monitoraggio e miglioramento della qualità
delle raccolte differenziate. Nei casi in cui il sistema di raccolta
non permetta un controllo diretto, come avviene invece nella raccolta
domiciliare di utenze singole, serve una maggiore presa di coscienza, specie nell’attribuzione delle responsabilità dei conferimenti scorretti.
Achab Group ha svolto recentemente alcune esperienze di controllo sulla differenziazione dei rifiuti in aree condominiali, ispezionando oltre 2.500 contenitori in diversi territori geografici.
La procedura prevede un’azione di rilevamento a campione
da parte di personale autorizzato e munito di tesserino di
riconoscimento all’interno delle aree private presso gli stabili, con
l’analisi di una serie di elementi riguardanti la correttezza dei
conferimenti, in particolare la presenza di materiali differenziabili nei contenitori dei rifiuti indifferenziati. Il rifiuto secco non riciclabile (indifferenziato) contiene purtroppo ancora molto materiale riciclabile.
Questa azione rappresenta in genere un primo avviso, avente scopo informativo e preventivo,
finalizzato ad evitare possibili sanzioni da parte delle
amministrazioni comunali o altre tipologie di interventi quali la
mancata raccolta del rifiuto non conferito correttamente (ove
disciplinato dal regolamento per la gestione dei rifiuti urbani, secondo
art.198 comma 2, Dlgs 152/2006).
L’obiettivo è quello di educare i cittadini rispetto agli errori più frequenti
legati al conferimento dei rifiuti, rendendoli consapevoli della
concreta e semplice possibilità di migliorare la qualità e la quantità
delle raccolte, a partire da una riflessione sui propri comportamenti e
valorizzando l’impegno di coloro che effettuano correttamente questo
gesto fondamentale per la collettività.
I risultati evidenziano come il sistema integrato di raccolta dei rifiuti urbani ottenga spesso risultati inferiori alle potenzialità,
che devono raggiungere l’obiettivo del D.Lgs. 152/06 (65%), per effetto
di una separazione a monte da parte degli utenti insufficiente.
Si riscontra in moltissimi casi una sostanziale mancata differenziazione dei rifiuti, con grossi quantitativi di rifiuti riciclabili presenti nei contenitori dell’indifferenziato (come testimoniato dalle foto allegate). Troppi
i sacchi in cui finisce ancora tutto insieme: avanzi di cibo, scarti di
frutta e verdura, carta e cartone, bottiglie di plastica, lattine e
vetro… rifiuti facilmente separabili e recuperabili che, se conferiti
correttamente, consentirebbero un rapido aumento delle percentuali di raccolta differenziata.
Le anomalie più frequenti sulle altre frazioni di raccolta
riguardano: la presenza di carta non conforme come carta sporca e
scontrini nei contenitori della carta; la presenza di ceramica nel vetro
e l’utilizzo dei sacchetti in plastica per raccogliere le bottiglie;
impurità come stracci, assorbenti, mozziconi di sigaretta e sacchetti in
plastica (laddove non permessi) nella raccolta dell’organico, scarsa
intercettazione di quest'ultimo.
Costruire e rendere operativi impianti di smaltimento accettati
dalle comunità è sempre più impegnativo; questo bisogno è però
strettamente correlato alla fidelizzazione quotidiana alla raccolta differenziata. Un altro degli obiettivi del monitoraggio è rendere consapevoli i cittadini di questo correlazione.
fonte: http://www.achabgroup.it