Riciclare un regalo o donare oggetti non nuovi fino a qualche anno fa era una scelta sicuramente poco elegante. Oggi le cose sono cambiate e, oltre al risparmio, i consumatori sono diventati più attenti anche a non sprecare. Ecco i dati di uno studio di Zero Waste Scotland, un un Paese dove i prodotti usati vengono certificati dallo standard Revolve e diventano oggetti di qualità.
Secondo l'indagine, 1 scozzese su 5 dichiara che non sarebbe scontento di ricevere un regalo “pre-loved”, come lo definiscono nel sondaggio. Non uno scarto, dunque, ma un oggetto già apprezzato da qualcuno. Ma il 65% degli intervistati dichiara comunque che non acquisterebbe nulla di seconda mano per regalarlo a Natale ai propri cari.
Libri, vestiti e mobili sono tra gli oggetti di seconda mano più comuni scelti nei mercatini delle pulci o dell'antiquariato, sempre secondo l'indagine. Scarpe e prodotti per bambini sono invece in fondo alla lista.
Esiste in Scozia una certificazione di qualità per i negozi che propongono al cliente oggetti di seconda mano, in modo che sappiano essere provenienti da un fornitore affidabile. Si chiama standard “Revolve”. Sense Scotland e Capability Scotland aggiungeranno 18 punti vendita a quelli che già hanno ottenuto la certificazione, facendoli crescere in totale ad 80 in tutto il Paese.
Ecco perché acquistare un dono di seconda mano diventa una buona mossa anti-spreco e simbolo dell'interesse di chi dona per il Pianeta. Troppi prodotti e regali ogni anni finiscono inutilizzati o persino subito nei cassonetti dell'immondizia.
Una certificazione simile può contribuire a conferire a questi oggetti persino una patina di lusso, un appeal maggiore, un valore simbolico che li rende il regalo perfetto.
"Acquistare un oggetto usato da uno store certificato Revolve significa regalare qualcosa di unico e aiutare a sostenere buone cause mantenendo in utilizzo quei prodotti”, conlude infatti da Zero Waste Scotland il chief executive Iain Gulland.
fonte: www.greenbiz.it