Arriva dai laboratori del CUNY Energy Institute di New York l’ennesima scoperta tecnologica potenzialmente innovativa per quanto riguarda lo stoccaggio dell’energia prodotta da fonti pulite e rinnovabili come il sole e il vento. Si tratta di una batteria ad alta densità, ricaricabile ed economica, basata sull’impiego del diossido di manganese (MnO2), un materiale facilmente reperibile in natura, sicuro da maneggiare e del tutto privo di qualsiasi tossicità.
Dal punto di vista della composizione, ciò è reso possibile dall’immissione di rame all’interno di una struttura in birnessite, un minerale ottenuto dall’ossidazione di elementi come manganese, calcio, potassio e sodio. Il suo possibile impiego nella gestione dell’energia era già stato ipotizzato negli anni ’80 dall’automaker Ford, ma fino ad oggi non aveva mai trovato un’applicazione concreta e sostenibile dal punto di vista tecnologico.
Soluzione da implementare mediante la realizzazione di batterie in grado di immagazzinare grandi quantità di energia generata dai pannelli solari del fotovoltaico o dalle pale degli impianti eolici, per poi veicolarla alle utenze nelle ore in cui si c’è un fisiologico e inevitabile calo nella produzione (ad esempio durante la notte) oppure quando si verificano i picchi di richiesta.
fonte: www.greenstyle.it