Avere meno figli, evitare auto e aereo, mangiare vegetariano. Sono queste, nell'ordine, le azioni individuali più efficaci per ridurre le emissioni di gas serra e, dunque, contribuire a rallentare il disastro climatico in atto.
Scelte impegnative e che sono massicciamente trascurate dalle campagne istituzionali per
l'educazione alla responsabilità in fatto di clima, campagne che in
genere preferiscono focalizzarsi su azioni meno efficaci ma più
semplici, come il riciclaggio dei rifiuti e l'uso di shopper
biodegradabili.
A sottolinearlo è un nuovo studio pubblicato oggi, 12 luglio 2017, su Environmental Research Letters e intitolato "The climate mitigation gap: education and government recommendations miss the most effective individual actions".
La
ricerca, firmata da Seth Wynes del Lund University, Centre for
Sustainability Studies e Kimberly Nicholas, geografo della University of
British Columbia, ha messo a confronto 39 tra articoli peer-reviewed,
istituzionali e calcolatori della carbon footprint per quantificare
quali scelte comportamentali siano più efficaci per ridurre le emissioni nei paesi ricchi.
“Ci
sono tantissimi fattori che influenzano l'impatto sul clima delle
scelte individuali – spiega Wynes – ma grazie al confronto tra tutte
queste fonti abbiamo identificato con una certa sicurezza le azioni che possono fare la differenza.”
La mossa più efficace, ma anche quella più delicata e difficile da chiedere, è quella di scegliere di non avere un figlio o di averne meno: secondo lo studio farebbe risparmiare 58,6 tonnellate di CO2 equivalente per anno di gas serra (vedi infografica sotto, click per ingrandire).
Qui va sottolineato che moltissimo dipende ovviamente dal sistema energetico
in cui il bimbo nasce: in un sistema decarbonizzato l'impatto di 'avere
un membro della famiglia in più si riduce di ben 17 volte. Dunque,
questo è un commento nostro, in alternativa o in aggiunta alla
pianificazione familiare è fondamentale puntare su un sistema economico
ed energetico low carbon, basato su rinnovabili ed efficienza energetica.
Secondo comportamento tra i più efficaci, secondo lo studio, è rinunciare all'auto (chiaramente considerando che questa vada a benzina o a gasolio): fa risparmiare circa 2,4 tonnellate di CO2
equivalente l'anno, tenendo conto anche delle emissioni legate alla
produzione e alla manutenzione del veicolo, oltre che quelle dovute alla
combustione del carburante.
Terza azione in ordine di importanza per proteggere il clima è rinunciare agli spostamenti in aereo
o ridurli drasticamente: basti pensare ogni viaggio andata e ritorno da
Londra a New York causa emissioni per 1,6 tonnellate di CO2eq.
Infine, anche la dieta è molto importante: passando a un regime vegetariano si tagliano 0,7 tonnellate CO2eq all'anno.
Se vogliamo fermare l'aumento del clima “ben al di sotto dei due gradi”, come da accordo di Parigi, già dal 2050 non potremmo emettere più di 2,1 tonnellate di CO2eq all'anno
a testa. Allora è chiaro quanto i comportamenti sopra elencati siano
parte integrante di un processo di decarbonizzazione dellle nostre
economie.
fonte: www.qualenergia.it