Pechino chiude le discariche per i rifiuti urbani non trattati e costruisce altri inceneritori
L’agenzia ufficiale cinese Xinhua ha dato risalto alla
notizia che alcuni deputati cinesi hanno chiesto «azioni rapide per
controllare i rifiuti pericolosi, stimando che sono diventati un grave
problema». Secondo Luo Liangquan, membro del Comitato permanente
dell’Assemblea popolare nazionale (Apn – il Parlamento cinese), «I
rifiuti pericolosi vanno annoverati tra i problemi più urgenti in
materia di controllo dei rifiuti solidi«. Una dichiarazione che arriva
dopo che il primo novembre ai parlamentari era stato presentato un
rapporto del Comitato permanente dell’Apn riguardante l’applicazione
della legge sul controllo dei rifiuti urbani che descrive «Una
situazione grave in questo campo, in particolare riguardante i rifiuti
pericolosi».
Xinhua spiega che, secondo il rapporto presentato durante la
sessione bimestrale di 6 giorni del Comitato permanente dell’Apn, «Più
della metà dei rifiuti pericolosi in tutto il Paese sono trattati dai
produttori, in maggior parte senza supervisione. Dall’altro lato, più
del 40% della capacità di trattamento dei rifiuti pericolosi resta
inutilizzata».
Un altro parlamentare del Comitato permanente dell’Apn, He Yehua, ha
avvertito che «Senza un controllo appropriato, i rifiuti pericolosi sono
una bomba in grado di esplodere in ogni momento».
Luo Liangquan ha denunciato la cattiva gestione del trattamento dei
rifiuti pericolosi e ha precisato che «Alcuni governi non dispongono di
informazioni precise sul volume dei rifiuti pericolosi prodotti nella
loro giurisdizione e sulla maniera in cui questi rifiuti vengono
trattati, il che nuoce ai controlli. Inoltre, non esiste fino ad oggi un
sistema di classificazione dei rifiuti pericolosi». Luo ha chiesto
maggiori normative e una in identificazione e classificazione più
chiara dei rifiuti pericolosi, così come un controllo più rigoroso.
Un altro parlamentare, Liu Zhengkui, ha fatto notare che «In certi
casi, le sanzioni per l’eliminazione e il trasporto illegali dei rifiuti
solidi sono troppo clementi, rendendo la dissuasione inefficace. I
governi locali devono essere incoraggiati ad adottare dei regolamenti
sul trattamento dei rifiuti pericolosi e condividere le loro buone
pratiche rispetto a questo problema».
Il comunista Liu ha sottolineato il ruolo del mercato e ha suggerito
di promuovere partenariati pubblico-privati per gestire i rifiuti
pericolosi.
Nella precedente riunione di settembre, il presidente del Comitato
permanente dell’Apn, Zhang Dejiang, aveva detto che «La Cina deve fare
degli sforzi costanti per applicare la legge sull’inquinamento ai
rifiuti solidi. Le autorità devono trattare il controllo dei rifiuti
solidi come la priorità dei loro sforzi per la protezione dell’ambiente e
devono essere prese misure coordinate per controllare i rifiuti solidi,
così come l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e dei suoli».
La municipalità di Pechino si è subito adeguata alle direttive e il
e31 ottobre ha annunciato che entro il 2020 porrà fine al conferimento
in discarica di rifiuti solidi urbani non trattati.
Secondo la Commissione di gestione urbana di Pechino, attualmente la
capitale cinese può trattare 23.800 tonnellate di rifiuti solidi urbani
al giorno, un volume che dovrebbe raggiungere le 30.000 tonnellate entro
il 2020, Prima la spazzatura della megalopoli veniva portata nelle
gigantesche discariche senza essere trattata, oggi la maggior parte dei
rifiuti urbani prodotti a Pechino vengono inceneriti o degradati con
l’aiuto di microrganismi.
La municipalità di Pechino ha in progetto di realizzare due nuovi
inceneritori nei quartieri di Mentugu e Daxing e in quest’ultima
località l’inceneritore dovrebbe entrare nella fase di prova già tra 4
mesi e alla fine dovrebbe trattare 1.000 tonnellate di rifiuti al
giorno. A chi si preoccupa la municipalità ha già risposto che «Gli
indici di emissioni dell’inceneritore rispondono alle norme nazionali e
locali».
fonte: www.greenreport.it