Piattaforma Cobat-CAR, la fine vita dei veicoli è green

Presentato l’innovativo sistema gestionale per garantire massima trasparenza e tracciabilità nel settore dell’autodemolizione. Un marchio di qualità identificherà gli operatori green





Che fine fanno i veicoli a fine vita? Quanti rifiuti sono prodotti annualmente dalle auto demolite? Quanti materiali sono riciclati? Per rispondere a tutte queste domande nasce oggi la Piattaforma Cobat-Car, innovativo sistema gestionale dedicato al settore dell’autodemolizione, creato per l’appunto dal Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo e dalla Confederazione Autodemolitori Riuniti. La piattaforma permetterà infatti di monitorare e seguire il percorso di tutte le componenti auto, garantendo una fine vita in linea con i migliori standard europei

Progetto all’insegna di un’economia circolare garantita e trasparente, l’iniziativa è figlia di Easy Collect. Parliamo del servizio di raccolta rifiuti lanciato da Cobat nel 2016 e dedicato a impiantisti e installatori dell’associazione CNA-Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (di cui CAR fa parte). Grazie a Easy Collect oggi 30mila artigiani possono usufruire in maniera semplificata e diretta dei servizi integrati del Consorzio per la raccolta e il trattamento di RAEE, batterie esauste e altri tipi di rifiuti. Un successo che ha permesso di costruire le basi per un impegno aggiuntivo: la piattaforma Cobat-Car per le auto a fine vita.

Spiega Claudio De Persio, Direttore Operativo del Cosorzio “Abbiamo pensato e realizzato il sistema di gestione del fine vita dei veicoli per fornire alle case auto, di cui Cobat è partner storico per la gestione del fine vita delle batterie, uno strumento mai realizzato nel nostro paese, che permettesse ai vari attori della filiera, in primis le case automobilistiche per l’appunto, di monitorare in maniera dettagliata il flusso di entrata e uscita presso la rete degli autodemolitori autorizzati”.

I produttori auto sono, infatti, obbligati per legge a ritirare i veicoli fuori uso organizzando, direttamente o indirettamente, su base individuale o collettiva, una rete di centri di raccolta opportunamente distribuita sul territorio nazionale. Non solo: entro sei mesi dall’immissione di un dato veicolo sul mercato, le case devono mettere a disposizione degli impianti di trattamento autorizzati, tutte le informazioni per la sua demolizione, consentendo di identificare i diversi componenti e materiali e l’ubicazione delle sostanze pericolose. In Europa, dal 2015 c’è l’obiettivo di riutilizzare o recuperare il 95% del peso di un’auto (di cui il 10% può essere utilizzato per recuperare calore mediante incenerimento). Ma, fino ad oggi, è sempre mancato uno strumento, come la piattaforma Cobat, che fornisse una mappatura dettagliata e puntuale di questi dati.





Come funziona il sistema di gestione Cobat-CAR

Il cuore operativo del progetto è costituito da un registro virtuale di carico e scarico realizzato ad hoc e in grado di dialogare con tutti i gestionali utilizzati dagli autodemolitori. Tutti gli iscritti CAR potranno installarlo e ottenere così tutte le informazioni relative al fine vita delle componenti auto rottamate e seguire tutto il percorso dei rifiuti fino al riciclo. Il sistema permetterà di redigere rapporti specifici per marchi e modelli, relazioni sui rifiuti filtrati per codice di rifiuto e anno con una lettura dei rifiuti prodotti per ogni singola auto demolita e un report aggregato contenente un confronto tra le percentuali dei veicoli demoliti e i rifiuti prodotti.

Chi aderirà al progetto, avrà a disposizione a disposizione un marchio di garanzia e di qualità che gli permetterà di essere identificato come autodemolitore green dalle case automobilistiche. Per Alfonso Gifuni, Presidente di CAR la possibilità per gli operatori di sincronizzarsi con le case automobilistiche, “fornendo a esse, in tempo reale, i dati del destino dei veicoli da loro prodotti, il monitoraggio del mercato del rottame” e quella di accompagnare le aziende fino al conseguimento dell’Ecolabel, rappresenta “il punto di arrivo di una crescita della Categoria che la CAR ha fortemente voluto”.


Il sistema gestionale è stato pensato per fornire un aiuto anche a Istituzioni e forze dell’ordine che, accedendovi, avranno sempre disponibile una mappatura completa della gestione del fine vita dei veicoli con tutti i dati dettagliati relativi a ciascuna auto rottamata.


fonte: www.rinnovabili.it