Stop alle stoviglie in plastica nelle mense, arriva un disegno di legge ad hoc















Lo stop riguarda enti pubblici e privati, ospedali, aziende e scuole.

Stop totale alle stoviglie e ai contenitori in plastica nella ristorazione collettiva. È la proposta contenuta in un disegno di legge presentato al Senato dalla parlamentare del M5S Vilma Moronese e che ora è pronto per l’esame dell’aula.
Il disegno di legge “Disposizioni per il divieto di utilizzo di stoviglie e contenitori di plastica destinati alla ristorazione collettiva” ha come obiettivo l’eliminazione di piatti, posate e bicchieri monouso in mense di enti pubblici e privati, ospedali, uffici pubblici e privati, aziende e istituti scolastici.
Secondo la senatrice del Movimento 5 Stelle è in questi luoghi che, nella maggior parte dei casi, si servono i pasti in stoviglie e posate di plastica usa e getta. Una modalità che ha come conseguenza la produzione di significativi quantitativi di rifiuti non riciclabili.
Il disegno di legge si compone di 3 articoli:
  • l’articolo 1 riguarda le finalità della legge, stabilendo il divieto di utilizzo di stoviglie di plastica non biodegradabili e riutilizzabili nella ristorazione collettiva anche in caso di manifestazioni di piazza, sagre ed eventi;
  • l’articolo 2 introduce un sistema sanzionatorio per il quale in caso di mancato rispetto delle disposizioni previste dal disegno di legge è prevista una sanzione pecuniaria da 5.000 a 10.000 euro;
  • l’articolo 3 introduce le disposizioni transitorie per consentire ai destinatari e utilizzatori dei prodotti su esposti di smaltire le scorte esistenti di stoviglie non conformi.
Nella relazione che accompagna il disegno di legge, viene citato il dossier “Plastic free sea” pubblicato da Legambiente nel novembre del 2015, secondo il quale ridurre l’impatto delle plastiche e dei rifiuti sull’ecosistema marino e costiero non solo gioverebbe all’ambiente ma consentirebbe di ridurre i costi ambientali che questo fenomeno comporta per la collettività, configurabili in 500 milioni di euro l’anno in Unione europea considerando solo i settori del turismo e della pesca.
L’obiettivo del disegno di legge è prevenire e ridurre la produzione di stoviglie usa e getta non biodegradabili per far fronte ad un problema serio legato alla gestione integrata dei rifiuti, prendendo spunto da quanto già fatto in Francia, dove è stato introdotto per la prima volta il divieto di produzione di materiale per la tavola usa e getta di plastica.
A tal proposito, Moronese cita i dati diffusi da Legambiente sul mercato italiano di prodotti usa e getta non biodegradabili di largo consumo, che varrebbe più di 4 miliardi di euro. Oggi si stima che in Italia il consumo di stoviglie di plastica sia di 115.000 tonnellate l’anno.
fonte: https://www.recyclingpoint.info/