Non buttarlo, scambialo!

Per tirarsi fuori dal consumismo sono sempre più le persone che tornano al baratto di beni e tempo

















Nato a Manhattan, nel cuore pulsante dello shopping, lo swapping (‘swap’ vuol dire letteralmente scambiare, barattare) è la tendenza in fatto di moda che consente di fare shopping gratis e di non sprecare ciò che è acquistato. Le fashion-victim di oltre oceano hanno inventato un nuovo modo di fare acquisti, abbattendo i costi ma senza rinunciare allo stile. La parola d’ordine ora, anche nella moda, è diventata re-inventare, riciclare!
La tendenza a condividere i propri armadi è sbarcata in questi anni anche in Italia con la nascita di molte realtà che hanno aperto negozi dedicati a questa pratica o di community online in cui “swappare” direttamente seduti davanti al PC, o ancora attraverso l’organizzazione di vere e proprie feste con le amiche in cui la parola d’ordine diventa riuso.
Gli swap party, che all’estero sono ormai una consuetudine, stanno diventando una buona, e divertente, pratica anche in Italia dove, sempre più spesso, il cambio di stagione diventa un piccolo evento mondano in cui barattare capi d’abbigliamento, oggetti, accessori, complementi d’arredo, provando a scambiarli con altri capi che invece rinnoverebbero il guardaroba praticamente a costo zero, facendo così un favore all’ambiente, ma anche al portafogli.
Come funziona? Ogni invitata si presenta con la propria borsa colma d’indumenti, libri, lampade, utensili da cucina, bigiotteria, giochi, insomma di tutto.
Da scambiare rigorosamente, niente soldi, solo “Crediti”. Ognuno dà il valore che desidera e che pensa sia equo alla merce esposta e chi la desidera paga in crediti (stampati dagli organizzatori e vidimati) da scambiare. Poi con gli stessi crediti acquisiti si può ottenere altro.
Così un giaccone che è ancora nuovo, ma il ragazzo che lo portava è cresciuto, può servire a una mamma che ha un figlio adolescente. Un servizio che da anni ruba posto alla credenza diventa la nuova fodera del divano. Le marmellate fatte in casa si trasformano in stivali. I pantaloni presi e mai messi danno il posto al nuovo gioco per i bimbi e così via.
Un’iniziativa partita come un divertimento si sta rivelando un altro modo di vedere la compravendita.
Contatti umani, solidarietà, scambio, nel vero senso della parola. Questo sistema è anche una frenata al consumismo esasperato, nulla è buttato, ma tutto è riutilizzato.
Sono vari i negozi in Italia che hanno aperto nel nome del baratto e del riuso. Alcuni chiedono una quota associativa annua, altri “vendono” i beni che dopo un dato tempo non hanno trovato uno scambio. Sono varie e fantasiose le soluzioni che di giorno in giorno si trovano grazie a questa forma di “economia circolare”.
Il baratto a volte s’intende anche di soggiorni, case, tempo. Basta navigare in internet per imbattersi in decine di siti che trattano l’argomento.
Barattobb.it è il primo sito dedicato al baratto di soggiorni, alloggio e colazione, in B&B in tutta Italia a costo zero in cambio solamente di fantasia e voglia di condivisione. Nato da “La Settimana del Baratto”, giunta quest’anno alla nona edizione, vede i bed and breakfast, affiliati al portale bed-and-breakfast.it che aderiscono all’iniziativa, barattare il soggiorno in cambio di beni o servizi.
A questo sistema si aggiungono le “Banche del tempo”, in cui le persone scambiano reciprocamente attività, servizi e saperi. Definendole quindi come: “libere associazioni tra persone che si auto-organizzano e si scambiano tempo per aiutarsi soprattutto nelle piccole necessità quotidiane”. Sono luoghi nei quali si recuperano le abitudini ormai perdute di mutuo aiuto tipiche dei rapporti di buon vicinato. Oppure si estende a persone, prima sconosciute, l’aiuto abituale che ci si scambia tra appartenenti alla stessa famiglia o ai gruppi di amici.
Le banche del tempo sono organizzate come istituti di credito in cui le transazioni sono basate sulla circolazione del tempo, anziché del denaro. La più grande differenza è che non si maturano mai interessi né in passivo né in negativo! L’unico obbligo che si ha è il pareggiamento del conto.
Il baratto è approdato anche nei nostri cellulari ed è possibile trovare App dedicate all’argomento, anche se non sempre lo scambio è gratuito.


fonte: https://www.peopleforplanet.it