REPACK L’IMBALLAGGIO RIUTILIZZABILE PER L’E-COMMERCE

























Per affrontare anche in questo segmento l’aumento del packaging una start up finlandese ha lanciato nel 2011 Repack un sistema che rende possibile ricevere merce ordinata online confezionata con un imballaggio riutilizzabile. Le aziende che aderiscono al sistema sviluppano con RePack la tipologia e i formati più adatti alle merci che vendono. Al cliente che richiede un imballaggio riutilizzabile viene addebitato un piccolo importo/cauzione. Una volta che il cliente riceve l’ordine per ottenere l’accredito della cauzione deve rispedire l’imballaggio imbucandolo in una buca delle lettere senza nulla pagare (vedi video). Al momento la percentuale di restituzione delle confezioni arriva al 95%.
Gli acquisti effettuati con RePack vengono incentivati con un buono sconto che può essere speso presso le 31 aziende di E-commerce che hanno aderito alla piattaforma.
Gli imballaggi di RePack sono realizzati con materiale riciclato, e possono essere riusati almeno 20 volte. Uno studio LCA scaricabile dal sito ha stimato che l’impronta ecologica degli imballaggi riutilizzabili di RePack è del 50% inferiore rispetto ad equivalenti versioni monouso. Anche in Italia dove lo shopping sulla rete è cresciuto e, a sentire l’Istat, ha conquistato un italiano su due, un sistema simile dovrebbe entrare di diritto in un piano di prevenzione rifiuti nazionale insieme all’adozione di imballaggi riutilizzabili in gran parte del comparto B2B. Tali misure devono essere premiate fiscalmente a livello nazionale se davvero si vuole promuovere nuovi modelli di gestione dei rifiuti circolari e incidere sulle emergenze rifiuti di tante città, e a cominciare dalla capitale.


Silvia Ricci


Associazione Comuni Virtuosi