Da più di 20 anni, Comieco presenta i dati relativi al reparto cartario: nel 2017 la crescita è stata del 1,6%, positivo, la spinta maggiore è arrivata dal Sud.
Complessivamente, nel corso dello scorso anno, sono state raccolte 3.2 milioni di tonnellate con un procapite che si attesta al di sopra dei 54 kg. Il Sud continua a crescere, 6 punti percentuali in più rispetto al 2016, raggiungendo un pro-capite di 35 kg. Anche il Centro fa registrare un segno positivo (+1,6%) mentre molte parti del Nord mantengono dati stabili rispetto agli anni precedenti.
I diversi comportamenti nei territori dipendono dalla sensibiità verso la raccolta differenziata ed il riciclo manifestata dalla popolazione, dal contesto socio-economico e dalla qualità e organizzazione dei servizi comunali di raccolta.
Nel Nord, particolarmente interessanti risultano i risultati del Trentino Alto Adige, che raggiunge un pro-capite pari a 82,5 kg e continua a crescere.
Al Centro menzione speciale va alla Toscana, migliore performance tra le regioni del Centro Italia.
Buona, infine, la prestazione del Sud, particolarmente positivo il dato della Sicilia, con un tasso di crescita del + 16,1%.
Dal rapporto Comieco emerge che i cittadini più virtuosi in termini di raccolta per abitante (pro capite) sono quelli dell’Emilia Romagna, con 86,8 kg per cittadino/anno nel 2017, seguiti da quelli del Trentino Alto Adige, 82,5 kg procapite e da quelli della Toscana, 78,3 kg abitante.
Nello specifico, in Toscana, tra tutte le province svetta quella di Pistoia che raccoglie ben 110,5 chilogrammi per abitante, ottenendo il titolo di provincia più performante d’Italia.
Ottimi risultati anche per le province di Lucca (al quarto posto nella classifica nazionale per pro capite con 98,3 chili raccolti per abitante) e di Firenze, che con un pro capite di 96,8 kg/ab si afferma come l’area metropolitana più virtuosa a livello nazionale in termini di raccolta di carta e cartone.
Le uniche province toscane sotto la media pro capite nazionale, pari a 54,2 kg/ab, sono Grosseto (poco più di 50 chili per abitante) e Massa-Carrara (46,2 kg/ab).
Il rapporto fornisce anche un'altra chiave di lettura, imperniata sul livello di intercettazione della carta sul totale dei rifiuti urbani e la quantità di rifiuto residuale.
Facendo riferimento a questi dati al primo posto troviamo il Trentino Alto Adige, che intercetta oltre il 16% della carta nei rifiuti urbani, al secondo posto vi sono più regioni, tutte vicine al 13% d’intercettazione, si tratta di Emilia Romagna, Val d’Aosta, Marche e Abruzzo.
Il rapporto esamina anche la situazione delle grandi città: Torino, Milano, Firenze, Roma, Bari, Napoli e Palermo, che rappresentano nell’insieme circa il 12% della popolazione italiana ma producono circa il 14% dei rifiuti urbani prodotti nel nostro Paese.
Solo a Milano e Firenze, la raccolta differenziata supera il 50%, mentre nelle altre situazioni emergono problematiche che rendono più difficoltoso raggiungere alte percentuali di raccolta differenziata.
Nel complesso, comunque, in tutte le aree metropolitane la raccolta differenziata cresce e l’indifferenziato perde campo; carta e cartone hanno trainato l’ascesa della differenziata, ma ci sono ancora ampi margini, infatti, il rapporto stima che ci siano 120 mila tonnellate l’anno di carta e cartone presenti nelle nostre “foreste urbane”, che possono essere recuperati.
Per approfondimenti, leggi il 23°Rapporto Comieco
fonte: http://www.arpat.toscana.it/