Ricominciano Le Emissioni Dai Comignoli Di Color Glass



E’ con grande stupore che ieri sabato 24 novembre gli abitanti di Trestina hanno visto, malgrado la giornata nebbiosa, ricominciare a fumare i comignoli di Color Glass.
Con altrettanto stupore abbiamo appreso che in data 22 novembre si è tenuta la seconda riunione della Conferenza dei Servizi presso gli uffici della Regione Umbria, dove la ditta ha presentato richiesta per il rinnovo dell’autorizzazione alla produzione, alla faccia della tanto decantata delocalizzazione, sbandierata con enfasi anche dai politici del Comune di Città di Castello, vale forse ricordare gli impegni assunti dal capogruppo di maggioranza all’ultima riunione di Trestina.
Tuttavia, in questa triste vicenda, ciò che ci lascia più perplessi sono gli atteggiamenti subdoli di chi è chiamato a tutelare la salute dei cittadini e dell’ambiente, che, con una certa nonchalance, rilascia PARERI FAVOREVOLI ad una attività INSALUBRE di prima classe , a pochi metri dalle case e dalle scuole e su capannoni gravati da ordinanza di demolizione per abusi edilizi, non tutti rimossi.
Della serie, per usare le parole del Marchese del Grillo: Noi siamo noi e voi non siete un …….
Qualsiasi persona di buon senso, al di là delle norme e dei regolamenti, avrebbe serie perplessità nel consentire ad aziende, anche solo potenzialmente pericolose per la salute, lo svolgimento della propria attività in mezzo ad un paese.
Evidentemente c’è chi, dall’alto sua sapienza, ritiene normale ricavare biossido di titanio da fanghi industriali, provenienti da Ferrara, al centro di Trestina, nonostante le molteplici anomalie riscontrate sia riguardo alle emissioni sia in ordine alle condizioni urbanistiche. C’è chi si si prodiga in tutti i modi per trovare soluzioni per consentire alla ditta di continuare il proprio business, a sacrificio di salute e ambiente.
Se ci riflettiamo, la determinazione della Regione di rinnovare l’Autorizzazione Unica, senza aver mai fatto la Valutazione di Impatto Ambientale ( VIA ), la citazione di un politico del passato sorge spontanea : “A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”.
Allora chiediamo a quei rappresentanti politici, che si sarebbero fatti garanti della delocalizzazione - oggi, più che mai reclamata a fronte della sopravvenuta scoperta di un pendente procedimento penale per inquinamento ambientale ex art. 452 bis c.p., oltre che per le violazioni amministrative, e a fronte dell’avvenuta sospensione dell’attività per le stesse violazioni, letto inoltre il quadro delle emissioni promananti dall’impianto - che fine hanno fatto quelle promesse di delocalizzazione? La nostra salute vale meno delle richieste risarcitorie di Color Glass preannunciate nel ricorso al TAR ?
Perché dobbiamo pagare, con la nostra salute ed il nostro ambiente, l’errore di aver autorizzato, a suo tempo, un’industria insalubre di prima classe vicino ad abitazioni e scuole?

E’ ovvio che il Comitato Salute Ambiente Calzolaro Trestina Altotevere Sud non si fermerà e intraprenderà tutte le iniziative giudiziali e stragiudiziali al fine di tutelare i cittadini di Trestina e dell’intera zona Sud del Comune.  



Comitato Salute Ambiente Calzolaro Trestina Altotevere Sud