Distruggere la plastica grazie a dei super-batteri. Alcuni ricercatori tedeschi hanno messo a punto delle cosiddette forbici molecolari, “strumenti” in grado di attaccare i materiali plastici rendendoli biodegradabili. Alla base della novità due enzimi scoperti nel 2016, come riferito dai ricercatori della University of Greifswald e dell’Helmholtz-Zentrum-Berlin sulla rivista scientifica “Nature Communications“.
Si tratta, come spiegato dai ricercatori, di una struttura appositamente studiata per migliorare la creazione di varianti di batteri mangiaplastica in grado di consumare il materiale in maniera più efficiente.
Alla base dell’innovazione la scoperta fatta nel 2016 presso il Kyoto Institute of Technology, dove gli studiosi nipponici hanno individuato gli enzimi capaci di degradare la plastica: il Petase e Mhetase. Come dichiarato da Uwe Bornscheuer, ricercatrice presso l’Helmholtz-Zentrum-Berlin:
I due enzimi scoperti in Giappone sono stati ora riprodotti in laboratorio dai ricercatori tedeschi, aprendo la porta a una più agevole gestione dei rifiuti plastici. In prima battuta a intervenire è il Petase, che frammenta la plastica, mentre il Mhetase mette in atto la scomposizione finale in acido tereftalico e glicole di etilene. Grazie a questi due elementi sarà possibili produrre nuovi materiali senza il ricorso a fonti fossili.Scoprire la struttura dei due enzimi ci permetterà di programmare, produrre e descrivere delle varianti biochimiche molto più attive di quelle naturali.
fonte: www.greenstyle.it