Ato Toscana Costa punta al 71 per cento di differenziata
Rifiuti, grazie ai nuovi progetti finanziati l’Ato Toscana Costa punta al 71% di differenziata
Finanziati 13 interventi con 5 milioni di euro, che si sommano ai 12 milioni di euro del 2018
Secondo gli ultimi dati certificati disponibili (anno 2017) nei Comuni
che compongono l’Ato Toscana Costa – ovvero quelli delle province di
Livorno (esclusi i Comuni di Campiglia Marittima, Castagneto Carducci,
Piombino, San Vincenzo, Sassetta, Suvereto), Lucca, Massa Carrara e Pisa
– il dato medio della raccolta differenziata dei rifiuti è fermo al
58,64%, ancora distante rispetto al target del 65% stabilito dalla
normativa nazionale per il 2012, sebbene il dato sia più alto della
media toscana (53,9%); la rotta per migliorare ulteriormente è però già
stata tracciata, e punta al 71,8%.
L’Ato
ha infatti approvato la graduatoria dei nuovi finanziamenti erogati
dalla Regione Toscana per l’incremento della raccolta differenziata: si
tratta di 13 progetti per un finanziamento complessivo di circa 5
milioni di euro (pari al 47% dei costi d’investimento previsti),
proposti dai Comuni di Porto Azzurro, Monteverdi Marittimo, Camaiore e
Altopascio, oltre che da Rea spa, Asmiu, Ascit spa, Aamps spa e Geofor
spa.
«Tali
progetti – spiegano dall’Ato – riguardano in particolare l’introduzione
ed il miglioramento delle raccolte differenziate porta a porta, di
prossimità e con cassonetti ad accesso controllato, anche tramite
tariffa puntuale, e la realizzazione di nuovi centri di raccolta o il
potenziamento di quelli esistenti». Con l’attivazione di tutti i
progetti approvati, sia quelli appena finanziati che quelli finanziati
nel 2018 per ulteriori 12 milioni di euro, l’Autorità d’ambito prevede
di raggiungere «il 71,8% di raccolta differenziata a livello di area
vasta». Spetterà all’Ato – ovvero ai Comuni che lo compongono, in
definitiva – il controllo e il monitoraggio per la corretta esecuzione
dei progetti.
Senza
dimenticare che, oltre al quantitativo di rifiuti intercettati dalla
raccolta differenziata, sarà necessario incrementare anche la qualità di
quanto raccolto e l’infrastruttura industriale per la conseguente
gestione e valorizzazione: la differenziata è infatti un necessario
passaggio intermedio, ma il fine ultimo è l’effettivo riciclo e
re-immissione sul mercato dei rifiuti separati dai cittadini.
fonte: www.greenreport.it