Allarme radioattivo all’inceneritore del Gerbido: camion di rifiuti in isolamento

Al Termovalorizzatore scatta il massimo livello di emergenza: tracce di Iodio 131 in un compattatore in ingresso all’impianto
















Allarme radioattivo, ieri pomeriggio, 7 giugno, al termovalorizzatore del Gerbido. Un camion compattatore, mentre stava transitando sotto lo scanner che controlla l’accesso dei mezzi che trasportano rifiuti, è stato fermato per ragioni di sicurezza. I dispositivi elettronici hanno rilevato la presenza di materiale radioattivo miscelato nella spazzatura e fatto scattare l’allarme. All’interno del compattatore è stata segnalata la presenza elevata di Iodio 131, un radioisotopo utilizzato in medicina nucleare.
Si tratterebbe di un rifiuto radioattivo, proveniente quasi sicuramente da ambienti ospedalieri, che non può essere gettato nella fossa destinata all’incenerimento senza un trattamento ad hoc. E così sono scattate le procedure di controllo del caso.


Da qui l’allarme di livello tre, che è il massimo su una scala relativa alla pericolosità dei rifiuti. Non ci sono stati problemi per il personale ed è stata subito informata l’Arpa. Per i controlli del caso sono stati chiamati i vigili del fuoco, che assieme ai tecnici di Trm hanno controllato il compattatore dopo averlo messo in isolamento. Lo iodio 131 si ritrova spesso all’interno dei pannoloni usati dai pazienti che seguono cicli di chiemioterapia. La procedura, in questi casi, prevede che il camion segnalato resti fermo per qualche giorno: il tempo necessario alla sostanza di perdere il suo potere radioattivo. E poi il contenuto può essere trattato.
Da Trm rassicurano: «Il ritrovamento di rifiuti con la presenza di iodio 131 non è così rara. A seconda della quantità riscontrata, si seguono le azioni conseguenti. L’intervento dei vigili del fuoco è conseguente alla presenza di una percentuale più alta del normale. Ma non ci sono pericoli. E il modus operandi resta sempre lo stesso». In passato, la procura aveva indagato sul termovalorizzatore e nello specifico proprio sulla capacità di stoccaggio della quantità dei materiali radioattivi.
fonte: www.lastampa.it