Insieme a The Blue Dream Project e un team di ricercatori, biologi e videomaker, Greenpeace sta navigando nel mar Tirreno per monitorare l’impatto che la plastica ha sull’ecosistema marino: dalle foci dei fiumi, strade dei rifiuti verso il mare, seguiremo le rotte dei cetacei, sempre più spesso trovati morti con lo stomaco pieno di plastica, fino a una ”Isola che C’è”, ma non si vede, fatta di micro e macro plastiche accumulate dalle correnti marine.
Quella dell’inquinamento da plastica è una delle principali minacce all’ecosistema marino. Nel Mediterraneo, a pagarne il prezzo più alto sono le meravigliose creature che vi abitano: tartarughe, ma anche grandi cetacei come la balenottera comune e il capodoglio. Si stima che, in tutto il mondo, la metà delle balene e dei delfini abbia ingerito plastica.
CAMPANIA (Foce del Sarno)
fonte: www.greenpeace.it