Oggi Sei Toscana e Acea hanno presentato il
Contratto di rete nella sede Cispel di Firenze. Presenti anche Alia,
Estra, Hera, Rea Impianti e alcuni centri di ricerca universitari
Oggi, nella sede di Confservizi Cispel Toscana a Firenze, Sei
Toscana e Acea hanno incontrato i rappresentanti delle principali
utility locali e nazionali, alle quali è stato presentato il progetto e
il relativo Contratto di rete per la costituzione del primo Centro di
ricerca e sviluppo industriale italiano del settore dell’economia
circolare.
Il documento è già stato siglato dal gestore unico dei rifiuti
nell’Ato Toscana Sud e dalla multiutility romana, con lo scopo di
promuovere iniziative e progetti comuni in materia di energia e
ambiente, sicurezza alimentare, trattamento innovativo dei rifiuti, per
contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e promuovere un
approccio basato sullo sviluppo sostenibile. Un approccio che per essere
realmente funzionale punta ad essere il più inclusivo possibile: al
tavolo tecnico odierno hanno partecipato, tra le altre, Alia, Estra,
Hera, Rea Impianti e alcuni centri di ricerca delle università italiane
attivi sui progetti di ricerca e sviluppo, mostrando tutti grande
interesse verso le iniziative presentate.
«La riunione di oggi è il primo passo concreto verso la creazione di
un Centro di ricerca e sviluppo industriale dell’economia circolare, che
rappresenterà una vera e propria novità nel panorama italiano – afferma
Marco Mairaghi, amministratore delegato di Sei Toscana (nella foto con
Alessandro Giari di Rea Impianti e Giovanni Vivarelli di Acea, ndr)
– Troviamo molto importante che il progetto promosso da Sei e Acea
Ambiente abbia riscosso l’interesse e sia stato condiviso da alcune
delle più importanti realtà nazionali. La sinergia tra tutte queste
società diverrà fondamentale per lo sviluppo dell’intero settore».
La riunione è stata anche l’occasione per illustrare il progetto di
ricerca sull’economia circolare denominato “Beyond the landfill 4.0”,
promosso da Sei Toscana, Acea Ambiente e Rea Impianti ad inizio anno
2019, per un investimento complessivo di 19 milioni di euro suddiviso
nei 3 progetti specifici di ciascuna società, che è già stato approvato
dal ministero dello Sviluppo economico e attualmente in validazione
presso gli uffici competenti della Regione Toscana.
«Con l’adesione al Contratto di rete – commenta Vivarelli, direttore
dell’Area industriale ambiente del gruppo Acea – si intende perseguire
l’obiettivo strategico di sviluppare attività comuni di ricerca e
innovazione rivolte a migliorare le performance tecniche ed economiche
delle attività e dei servizi svolti dalle aziende, rafforzare la
capacità innovativa e produttiva, accrescere il know-how di ciascuna
impresa grazie anche all’organizzazione di tavoli tecnici e seminari di
approfondimento, l’individuazione di risorse umane e tecniche da
impiegare per lo sviluppo di singoli progetti e la condivisione
d’informazioni afferenti alle innovazioni tecnologiche di settore, in
collaborazione e sinergia con i centri di ricerca delle università».
fonte: www.greenreport.it