CAC più caro per imballaggi in plastica meno riciclabili

Conai ha deliberato una rimodulazione del contributo che riguarderà, oltre agli imballaggi in plastica (fascia B2 e C), anche quelli in acciaio e vetro.











Su richiesta dei consorzi di filiera Corepla, Ricrea e Coreve il Consiglio di amministrazione di Conai ha deliberato un aumento del Contributo Ambientale (CAC) per gli imballaggi in acciaio, in plastica e in vetro, che entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2021.

Per quanto concerne il CAC plastica, saranno colpiti gli imballaggi ritenuti più difficili da riciclare: nella fascia B2 si passerà da 436 a 560 euro per tonnellata, mentre nella fascia C il contributo salirà da 546 a 660 euro per tonnellata. Resterà invece invariato il CAC per gli imballaggi di fascia A (oggi pari a 150 euro/tonnellata) e di fascia B1 (208 euro/tonnellata).

Nell’annunciare gli aumenti, Conai si impegna a revisionare e aggiornare criteri e logiche del CAC differenziato entro giugno 2021, confrontandosi anche con quanto avviene in Europa e legando i valori del contributo "non solo alla riciclabilità e al circuito di destinazione degli imballaggi, ma anche ai reali costi di raccolta e riciclo”.




L’aumento - spiega Conai - è stato determinato da diversi fattori, alcuni legati specificatamente al settore, il principale dei quali è l’aumento dei conferimenti (+5% quest’anno) a fronte di una contestuale riduzione delle quantità assoggettate al contributo ambientale. Inoltre, occorre adeguarsi ai nuovi target di riciclo fissati da Bruxelles (50% dell’immesso al consumo entro il 2025), che impongono investimenti in ricerca e sviluppo e un più massiccio sostegno al riciclo meccanico per favorire l’avvio a riciclo di alcune frazioni merceologiche che i riciclatori non avrebbero altrimenti interesse a recuperare. Infine, segnala il Consorzio, va messo in conto il crollo della domanda di materiale da riciclo causato dal fermo delle attività in primavera per l'emergenza sanitaria, che ha dimezzato i ricavi delle aste, influenzati dalla minore richiesta di materiale.

Per quanto concerne motivazioni più generali, si segnala la crescita nella raccolta urbana, anche in questo caso dovuta all’effetto lockdown, oltre ad una generalizzata preferenza dei consumatori verso i prodotti imballati e del venir meno dei consumi fuori casa.

Per quanto concerne gli imballaggi in acciaio, il contributo ambientale aumenterà da 3 a 18 euro a tonnellata, tornando così sui livelli di cinque anni fa, prima di essere progressivamente ridotto. Destinato ad aumentare dall’anno prossimo anche il CAC vetro, da 31 a 37 euro per tonnellata.

fonte: www.polimerica.it


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