Saviola, legno riciclato per un riuso di qualità

Dagli anni Sessanta Saviola trasforma un materiale di scarto in un prodotto di qualità. Il legno riciclato trova nuova vita a tutto vantaggio dell’ambiente, una filosofia aziendale che piace a investitori e consumatori





I tempi cambiano. Chi avrebbe immaginato che i pezzi di arredamento fatti in legno riciclato diventassero di tendenza? Oggi parlare di economia circolare è diventato normale, ma negli anni Sessanta, quando Mauro Saviola ebbe questa intuizione non lo era affatto. Costruire mobili “nuovi” ed esteticamente di pregio usando legno riciclato allora si scontrava con la complessità delle normative e con i pregiudizi del mercato. Ora comprare mobili fatti con legno è diventato non solo una «componente del lusso», secondo la definizione del presidente Alessandro Saviola, ma anche la dimostrazione tangibile dell’attenzione all’ambiente da parte dell’azienda come del consumatore. E poi un’azienda che produce in ottica di economia circolare e rifiuti zero piace anche al sistema creditizio: Saviola – azienda con sede a Viadana in provincia di Mantova, conosciuta a livello internazionale per aver inventato i pannelli di legno riciclato 100% – ha il sostegno di Bei e Cassa Depositi e Prestiti. Inoltre, rispetta i criteri ESG (che classificano l’impatto ambientale, sociale e di governance delle imprese) che sono sotto la lente degli investitori perché forniscono elementi in grado di determinare il rischio d’impresa.

Riusare anziché bruciare

Per avere un’idea in cifre dell’impatto positivo di Saviola, il suo lavoro salva dall’abbattimento 2,8 milioni di alberi ed evita di immettere 2 milioni di tonnellate di CO2 nell’ambiente. Le tecnologie di trasformazione di Saviola sono in grado di trattare tutti i rifiuti legnosi (dai residui di lavorazione, agli imballaggi, al materiale di cantieristica): grazie ai centri di raccolta EcoLegno, ogni anno vengono raccolte 1,5 milioni di tonnellate di legno usato.

La crisi ha creato difficoltà anche al settore dell’arredamento, ed è stato necessario ripensare la produzione: se mancano all’appello uffici, alberghi e ristoranti sono cresciute le richieste per la casa, vissuta anche come ambiente di lavoro.

Il 60% della produzione rimane in Italia, il 40% è destinato all’export. L’arredamento Made in Italy all’estero è considerato un’eccellenza in termini di qualità e di design: Saviola ha già un centro di design in Germania e sta riconvertendo all’economia circolare l’azienda tedesca Rheinspan, produttrice di pannelli truciolari su misura, di cui detiene il 50% delle azioni.

Saviola è composta da quattro business unit (legno, chimica, mobile, life science) e si definisce eco-ethical company: i valori al centro della visione strategica dell’azienda sono ambiente, persone, territorio, qualità e innovazione con l’obiettivo di avere sulla società un impatto etico di lungo termine, come si legge nel Bilancio di sostenibilità che descrive un’azienda in linea con gli Obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu.

Gli impianti per la lavorazione del legno riciclato hanno bisogno di ammodernamenti continui, ma Saviola investe nella propria crescita; è stato necessario razionalizzare la produzione e fare una revisione capillare sui costi, una politica aziendale che ha permesso di fare acquisizioni e di mantenere l’occupazione.

fonte: www.rinnovabili.it


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