A Milano apre il primo negozio in cui si paga con il baratto, per dare nuova importanza agli oggetti usati che non vogliamo più e per incoraggiare un processo di economia circolare

Non si usano i soldi, ma per comprare si usano oggetti che non utilizziamo più, dai vestiti, all’arredo, all’attrezzatura sportiva, un modo per rinnovare i propri acquisti a costo zero e zero impatti ambientale, scambiando ciò che per noi è diventato ingombrante, con qualcosa che ci serve o ci piace.



Il progetto è nato da un bando del comune di Milano, e dall’unione di Swapush, un’azienda che tramite la propria APP e sito internet organizza eventi di scambi e shopping a costo zero, e la social street di Benedetto Marcello, l’obiettivo è quello di favorire l’economica circolare e il rispetto dell’ambiente, grazie alla riduzione dei consumi di materiali e alla riduzione di emissioni rispetto alla produzione di nuovi oggetti,

Il primo negozio del baratto, di chiama SwappaMi e aprirà le porte il 1 luglio in corso Buenos Aires, nella corte interna al civico 23, mentre una settimana dopo aprirà il secondo punto baratto, sempre a Milano in Ripa di Porta Ticinese 93,

Il funzionamento del negozio è molto semplice, si può portare tutto quello che non si usa (vestiti, arredi per la casa, libri, strumenti musicali, etc) e ad ogni oggetto verranno attribuiti dei punti, chiamati “Pillole”, una specie di moneta virtuale con cui poi si potrà trovare e comprare quello che più piace, sia in negozio che direttamente sulla loro App online.

La storia di questo primo negozio di baratto è la storia di Serena, la fondatrice di Swapush, e dell’idea che le è venuta 21 anni fa, nel 2000, quando è rimasta colpita da un mercatino di baratto organizzato da un’associazione studentesca, da allora ha iniziato ad organizzare degli eventi di baratto che via via tramite la diffusione dell’idea hanno iniziato a coinvolgere sempre più persone,

nel 2017, la passione di Serena diventa un’app, Swapush, attraverso cui si può fare tutto virtualmente, e adesso si è anche trasformata in un negozio fisico,

i numeri dell’App dimostrano in grande interesse delle persone per la possibilità di dare vita ai propri vecchi oggetti e scambiarli con qualcosa di diverso, infatti sono stati organizzati 215 eventi a cui hanno partecipato più di 21mila persone

insomma un’idea green, che entra in pieno nell’idea di economia circolare, il cui unico imperativo è che i soldi sono aboliti!

fonte: www.positizie.it



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