La sentenza ha annullato
l'ordinanza contingibile e urgente del Sindaco perché non esistono norme che fissano limiti circa l'emissione di sostanze odorigene e per l’inadeguatezza della documentazione istruttoria motivazionale e scientifica presentata a supporto dell’ordinanza. Di conseguenza il TAR ha ritenuto che L’ordinanza non fosse uno strumento applicabile per mancanza di presupposti di pericolo per la salute, incolumità pubblica e degrado ambientale, condannando di fatto gli abitanti nella zona fonderie a continuare a convivere con la puzza e a respirare tutte le sostanze chimiche immesse nell'aria da un industria insalubre di prima classe.L’istruttoria ha anche evidenziato come queste sostanze non
siano immesse come materie prime ma risultanti da fenomeni chimici che si
potrebbero verificare nel ciclo
produttivo.
Ad
ogni buon conto, non c'è bisogno di rivoluzionare
il ciclo produttivo delle Fonderie in genere, non c'è bisogno di pianificare e sprecare tempo e
risorse finanziarie per adottare un piano di abbattimento degli odori, perché
basterebbe attuare, Cari Amministratori, la delocalizzazione dell’industria insalubre
in un sito idoneo, lontano dal centro abitato, come prevede la legge e magari
anche lontano dalla città di Assisi che vive di turismo e di immagine.
Speriamo
fortemente che le risorse del PNRR non
vengano assegnate per ulteriori investimenti in questo sito che sta
imprigionando l'industria, come invece lamenta l' amministratore Alvano Bacchi,
piuttosto per risolvere definitivamente il problema e trasformarla da “rospo” a
“principe” come sembra abbia ambizioni e
possibilità grazie alla nuova e moderna
gestione.
Intanto
le risorse del PNRR assegnate alla Regione Umbria per questo settore, sono state impegnate in
gran parte nel sito industriale di Terni (non sarà la circostanza bizzarra che
lo studio legale Carissimi difende la Fonderia?).
In
ultimo, ci auguriamo che il Sindaco Stefania Proietti abbia colto nella
sentenza del TAR l’invito ad utilizzare lo strumento giusto, richiedendo tempestivamente la Revisione
dell’Autorizzazione AIA, come più volte sollecitato dal Comitato.
Comitato
Via Protomartiri Francescani di Santa Maria degli Angeli
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