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RePoPP e il Comune di Torino vincono il premio ‘Cresco Award Città Sostenibili’

Unia: “Un progetto di economia circolare urbana che negli anni si è confermato esempio virtuoso che riesce a coniugare gli obiettivi sociali di solidarietà con quelli ambientali di riduzione dello spreco alimentare e nel miglioramento della raccolta differenziata nelle aree mercatali”





Importante riconoscimento per la Città di Torino che con il progetto “RePoPP – Progetto organico Porta Palazzo”, si è aggiudicata il premio “CRESCO AWARD Città Sostenibili” per la categoria “Comuni oltre 100mila abitanti”. Il contest è promosso da Fondazione Sodalitas in collaborazione con ANCI, e premia l’impegno dei Comuni italiani per lo sviluppo sostenibile dei territori in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.

“Dato l'accrescere della povertà alimentare durante l'emergenza Covid-19, l’Assessorato all’Ambiente ha esteso le attività del Progetto RePoPP (Progetto organico Porta Palazzo) ad altre 4 aree mercatali cittadine, attivando la collaborazione con il Mercato Centrale di Torino. Grazie ad essa, gli avanzi alimentari recuperati presso i banchi degli ambulanti del mercato vengono portati all'interno di una bottega del Mercato Centrale, dotato di celle frigorifere per la conservazione, di attrezzature per la lavorazione e trasformazione di cibi, originando piatti lavorati adatti alla distribuzione gratuita. Con questo progetto sono state distribuite una media di 1000 cassette di cibo recuperato al mese per almeno 3000 persone al mese; la raccolta differenziata al Mercato di Porta Palazzo è passata dal 45% del 2016 al 77% del primo semestre 2020; sono state recuperate 56 tonnellate di cibo nel 2017, 67 tonnellate nel 2018, 90 tonnellate nel 2019 e 34,5 tonnellate nel primo semestre 2020 (influenzato dal lockdown) per un totale di 250 tonnellate; oltre 50 richiedenti asilo hanno partecipato al progetto, attivati per loro due contratti a tempo determinato e 6 tirocini professionalizzanti”.

Con questa motivazione è stato assegnato il Cresco Award 2020, il premio per i progetti più efficaci nello sviluppare a favore del proprio territorio una specifica issue di sostenibilità: dalla mobilità sostenibile all’economia circolare, dalla sostenibilità energetica locale all’open innovation fino all’inclusione scolastica.


“Siamo felici di questo nuovo importante riconoscimento per il progetto RePoPP, che con l’arrivo in piazza Foroni è oggi presente in cinque mercati cittadini – commenta l’Assessore all’Ambiente della Città Alberto Unia -. Un progetto di economia circolare urbana che negli anni si è confermato esempio virtuoso che riesce a coniugare gli obiettivi sociali di solidarietà con quelli ambientali di riduzione dello spreco alimentare e nel miglioramento della raccolta differenziata nelle aree mercatali”.

I premi, assegnati da una Giuria indipendente presieduta dal Rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta, sono stati assegnati oggi nel corso di un evento digitale tenutosi nell’ambito della 37^ Assemblea Annuale dell’ANCI.

Per il quinto anno consecutivo Cresco Award ha voluto premiare i progetti più efficaci nello sviluppare a favore del proprio territorio una specifica issue di sostenibilità: dalla mobilità sostenibile all’economia circolare, dalla sostenibilità energetica locale all’open innovation fino all’inclusione scolastica.

Il Progetto RePoPP

Il progetto RePoPP, intrapreso circa quattro anni fa dalla Città di Torino con il sostegno di Amiat Gruppo Iren, Novamont e portato avanti da Eco dalle Città, si propone di valorizzare l’alimentare invenduto dagli ambulanti che – altrimenti – diventerebbe rifiuto. Questa attività è ancora più rilevante in questo periodo in cui l’emergenza sanitaria accresce le disuguaglianze sociali e aumenta i bisogni sociali in una fetta sempre più ampia di popolazione. Ad oggi il progetto ha raccolto e redistribuito più di 250 tonnellate di cibo invenduto.

Il progetto è stato avviato nel 2017 nel mercato di Porta Palazzo, ma dal mese di ottobre si è completata l’estensione ad altri 4 mercati cittadini: l’ultimo in ordine di tempo è quello di piazza Foroni, che segue le attivazioni di corso Cincinnato, via Porpora e Borgo Vittoria avvenute nel mese di settembre.

Il mercato di Porta Palazzo resta il luogo dove si recupera di più (11 tonnellate di cibo in totale tra settembre e ottobre) seguito da via Porpora (5 tonnellate), corso Cincinnato (4,6 tonnellate) e infine Borgo Vittoria (2,6 tonnellate).
Cresco Award 2020

Anche quest’anno sono stati candidati un centinaio di progetti da 83 Enti (Comuni, Città Metropolitane, Comunità Montane o Unioni di Comuni di tutta Italia) che si aggiungono agli oltre 500 presentati nelle scorse edizioni ora consultabili nella Biblioteca Cresco: la banca dati online in cui sono stati raccolti tutti i progetti, gli Enti e le imprese partecipanti, con alcune analisi statistiche correlate.

Un patrimonio unico di conoscenza su come stanno agendo i Comuni italiani per guidare lo sviluppo dei territori realizzando nel concreto i temi al centro dell’Agenda 2030. Guardando al contenuto delle iniziative presentate in questi anni, emerge che l’impegno dei Comuni riguarda in modo ben distribuito i temi che sono oggetto dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, come per esempio il consumo e la produzione responsabile (10.8%), l’accesso all’energia pulita (8.3%), l’azzeramento della povertà (6.7%) fino alla riduzione delle disuguaglianze (6.1%). È, inoltre, confortante constatare che questo impegno non riguarda solo i Comuni più grandi (il 22% dei partecipanti ha più di 100.000 abitanti), ma anche e soprattutto quelli medi (il 50% ha tra 10mila e 100 mila abitanti) fino a quelli più piccoli (il 28% ha meno di 10mila abitanti).


“Cresco Award” ha visto anche in questa edizione il coinvolgimento di 17 imprese associate a Fondazione Sodalitas e particolarmente impegnate sul fronte della sostenibilità - Bureau Veritas, Certiquality, Confida, DNV GL, Enel, Falck Renewables, FedEx, KPMG, Lexmark, Mapei, Pirelli, Poste Italiane, QVC Italia, Saint-Gobain, Solvay, STMicroelectronics, UBI Banca (Gruppo Intesa Sanpaolo) - che hanno assegnato riconoscimenti ad altrettanti Enti Locali su specifiche tematiche.

“Rendere i territori sostenibili e resilienti, per offrire una migliore qualità della vita alle persone che li abitano è un obiettivo chiave di sviluppo che sollecita l’impegno di istituzioni, imprese e società civile, come indicato dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030”, ha dichiarato Enrico Falck, Presidente di Fondazione Sodalitas. “In Italia, il rapporto tra imprese, territori e comunità locali è profondo e ha una lunga tradizione, che tuttavia è spesso sottovalutata e su cui è quindi necessario investire molto di più. È a partire da questo presupposto che Fondazione Sodalitas e ANCI hanno avviato nel 2016 una partnership con l’obiettivo di far emergere l’impegno delle municipalità nel far crescere i territori locali dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Il quadro che emerge dalla recente storia di “Cresco Award” è nel suo insieme incoraggiante, pur nella consapevolezza delle difficoltà e differenze riscontrabili nei tanti territori del nostro Paese. Si tratta in ogni caso”, ha concluso Falck, “di una solida base da cui partire per rafforzare resilienza e sostenibilità dei contesti urbani grazie alle partnership tra imprese ed Enti locali”.

Qui l’elenco dei Comuni vincitori della 5ˆedizione di Cresco Award – Città sostenibili e Premi Impresa

fonte: www.ecodallecitta.it

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Viaggio nelle città sostenibili. A Ferrara il record della raccolta differenziata

Una città virtuosa, che sia in campo ambientale che economico e sociale presenta una percentuale di attuazione degli obiettivi dell'agenda 2030 mai inferiore al 20%












Altri 19 chilometri di piste ciclabili, ancora più energia da fonti rinnovabili, una raccolta differenziata da record e progetti europei che puntano alla messa in sicurezza del patrimonio storico, alla valorizzazione delle risorse naturali e alla lotta allo spreco di cibo.
"Da un anno esatto l'introduzione della tariffa puntuale, ci ha consentito di arrivare nell'aprile 2018 a una percentuale di raccolta differenziata pari al 87,5% ponendoci tra le migliori città in Italia con un numero di abitanti superiore a 100.000".


A raccontare ad Agi i numeri con cui la città di Ferrara si sta avviando verso il pieno compimento degli obiettivi di sostenibilità individuati dall'agenda 2030 è Caterina Ferri, assessore all'ambiente, lavoro e alle attività produttive (Petrolchimico). Il suo è un punto di osservazione molto qualificato, anche perché tra le sue deleghe ci sono anche quelle allo Sviluppo Territoriale, alle Relazioni Internazionali e ai Progetti Europei.

Molti degli ambiti che sono stati esplorati dai ricercatori della Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) che hanno elaborato il rapporto "Per un'Italia sostenibile: l'SDSN Italia SDGs City Index 2018", sono infatti di sua diretta competenza. Si tratta di un indice che misura, per le città capoluogo di provincia il loro grado di attuazione degli obiettivi di sostenibilità così come sono stati definiti dall'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

In tutto si tratta di 17 obiettivi ciascuno dei quali è composto da diversi indicatori che tengono in considerazione diversi fattori: economici, sociali, ambientali, energetici, e anche di partecipazione. Il rapporto serve a indicare lo stato di attuazione delle rispettive politiche e vuole essere uno strumento che aiuta meglio a individuare le politiche necessarie per raggiungere gli obiettivi: salute della popolazione, adeguati livelli di istruzione e di reddito, lavoro dignitoso, riduzione delle emissioni, rifiuti, reti fognarie, uguaglianza, accesso alle reti di informazione

Una città virtuosa

"Per quanto riguarda Ferrara - ha spiegato Caterina Ferri - la rappresentazione che ne esce fotografa una città virtuosa, che per nessun obiettivo - sia in campo ambientale che economico e sociale - presenta una percentuale di attuazione inferiore al 20% e che rispetto alle altre città si pone nella zona alta della classifica e in linea con gli altri capoluoghi dell'Emilia Romagna. Nel dettaglio, alcuni dati, pur essendo recenti, se aggiornati al 2018 migliorerebbero ulteriormente il posizionamento complessivo, a testimonianza del lavoro continuo che si sta compiendo".

Per esempio in materia di energia pulita e sostenibile (l'obiettivo 7). "Il dato dell'Indice - spiega Ferri - si riferisce all'energia di tipo solare-fotovoltaico misurata attraverso la potenza installata sugli edifici pubblici ogni 1000 abitanti; è un dato un po' riduttivo e nel quale infatti, a parte pochissime eccezioni, tutte le città italiane fanno registrare performance scadenti. Il Comune di Ferrara in realtà ha deciso di puntare moltissimo sulle energie rinnovabili, anche col coinvolgimento dei privati e non solo intervenendo sul proprio patrimonio pubblico; la realizzazione di impianti fotovoltaici su aree ed edifici residenziali e terziari, sia pubblici che privati, è una specifica azione del PAES - Piano di Azione per l'Energia Sostenibile approvato nel 2013, tra i cui obiettivi c'è l'aumento del 20% di produzione di energia da fonti rinnovabili entro il 2020. Questo ha portato alla realizzazione al 2017 di oltre 1.800 impianti per una potenza complessiva di circa 72 MW. Le installazioni hanno riguardato numerosi edifici comunali (scuole e centri sportivi in prevalenza), edifici di proprietà ACER, l'università di Ferrara e aree pubbliche o ad uso pubblico tra cui diversi parcheggi. In particolare, il Comune di Ferrara provvede a una produzione minima di circa 300 MWh/anno su impianti gestiti direttamente (scuole, palestre, biblioteche, palasport) e di circa 800 MWh/anno su parcheggi e altre aree in concessione ventennale". Sulla via per un miglioramento anche l'obiettivo 9, quello cioè legato alla mobilità.

La sfida del trasporto pubblico

"Nel complesso non è semplice rendere efficiente il sistema di trasporto pubblico su una città delle dimensioni di Ferrara, ma negli anni precedenti si è lavorato molto sulle modalità di spostamento dei cittadini cercando di renderle più sostenibili: sono stati fatti investimenti sul trasporto pubblico andando a rinnovare il parco mezzi con veicoli meno inquinanti, è stato ampliato e rafforzato il sistema della ZTL, è stata promossa la mobilità dolce con l'implementazione degli itinerari ciclabili urbani e lungo le principali connessioni extra-urbane, l'attivazione di percorsi pedonali casa-scuola (pedibus) e la realizzazione, entro il 2020, di quasi 19.000 metri di piste ciclabili" ha detto l'assessore Ferri".

Un partecipazione più attiva

Anche sull'obiettivo 17, quello cioè legato alla partecipazione si potrebbe fare di più. "Poiché l'obiettivo 17 riguarda il rafforzamento della 'collaborazione mondiale per perseguire lo sviluppo sostenibile', va rilevato - ha spiegato Ferri - che il Comune di Ferrara ha in questi anni sottoscritto accordi internazionali in questo senso, come il Patto dei Sindaci nel 2012, che ha portato alla redazione del PAES, ed è attivo in numerosi progetti europei ed internazionali come SIMPLA, Protecht2Save, Perfect e molti altri che prevedono la collaborazione di enti comunali, enti di ricerca e imprese di diversi Paesi Europei per costruire e gestire città più sostenibili attraverso il confronto e lo scambio tra partner internazionali".

I progetti e le iniziative messe in cantiere sono davvero molte e i numeri stanno li' ad indicare che la sfida dell'Agenda 2030 è a portata di Mano. "Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale quindi è possibile immaginare che la sfida dell'agenda 2030 sarà centrata. Andrebbe fatto un discorso a parte sulla sostenibilità economico/sociale" ha concluso Ferri. 





fonte: www.agi.it