Eppure secondo lo studio Iaiaq, finanziato dall’Unione Europea, esso sarebbe la causa del 3 per cento di tutte le malattie che si riscontrano nel Vecchio Continente. In particolare ciò riguarda le patologie cardiovascolari, quelle respiratorie come asma e allergie, intossicazioni e, nei casi più gravi, forme tumorali che interessano soprattutto i polmoni.
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I principali pericoli per la salute che si annidano nelle nostre abitazioni sono dovuti alle polveri sottili, alle muffe, agli acari, ai batteri, al monossido di carbonio e altri composti organici volatili facilmente inalabili. Per limitarli basta seguire alcuni piccoli accorgimenti:
- È innanzitutto fondamentale arieggiare costantemente le stanze ed evitare comportamenti che causino ulteriori contaminazioni come quello di fumare in casa;
- Se la stagione non consente di tenere le finestre aperte c’è invece un rimedio assolutamente naturale: l’utilizzo di alcune piante e fiori che hanno la capacità di “ripulire l’aria”, come edere, azalee, aloe vera, ficus, gigli, gerbere e crisantemi. Scegliete quella che più vi piace e abbiatene cura: più saranno rigogliose e meglio svolgeranno la loro funzione depurativa;
- Anche la scelta dei mobili può contribuire alla creazione di un ambiente più salubre: la maggior parte di essi contengono infatti collanti sintetici a base di formaldeide, una sostanza potenzialmente nociva. Per evitare che essa si diffonda nelle stanze lasciate aperti ante e cassetti ad arieggiare per qualche tempo quando portate a casa un armadio nuovo. Un’alternativa può poi essere il mobilio in legno massello e trattato solo con cere, tinture o lacche naturali;
- Limitate l’uso dei detersivi e delle altre sostanze chimiche per la cura della casa, preferendo i prodotti biodegradabili e senza fosfati e infine combattete l’umidità, soprattutto in bagno (dove può essere utile anche installare una ventola aspirante), evitando il ristagno del vapore dopo aver fatto una doccia e stendendo sempre asciugamani e accappatoi in maniera che si asciughino velocemente e non diventino fonti di batteri.
fonte: www.nonsprecare.it