Il sistema Carretta Caretta


















Il metodo brevettato dal 2006 si chiama Carretta Caretta ed è un metodo multidisciplinare ideato e sviluppato non solo per il settore dei mal definiti "rifiuti". 
Le sinergie con altri servizi su concessione comunale sono intuibili e non occorre dilungarsi.

Il controllo dei conferimenti tramite Carretta Caretta è sistemico, non episodico, così come la correzione degli errori avviene ogni giornoI risparmi sono evidentissimi. 
La purezza merceologica e la comodità molto elevate 
(in luoghi con difficoltà di accesso dove i mezzi neppure possono passare, a volte, è il solo modo di raccogliere differenziata. Non a caso il metodo è citato a pagina 127 del vigente Piano rifiuti della Regione Sicilia L° 9 del 2010 e allegato tecnico n°6).
Il residuo secco raccolto una volta a settimana, l'organico invece 6 giorni su 7 a parità di costi
coi servizi tradizionali.

Il metodo Carretta Caretta si può completare anche con paline intelligenti:
stazione meteo, rilevazione inquinanti, ricarica elettrica, pubblicità, altro.
Nostri collaboratori specializzati si occupano di P.E.F., Fondi europei, analisi dati, redazione di Gare europee per l'affidamento del servizio e altro ancora, così da pianificare i migliori risparmi per gli Enti locali e risultare il più possibile problem solving: come diciamo sempre con Istituzionali: il 65% di RD è un punto di partenza, non di arrivo.

I mezzi raccolgono a motore spento in una postazione assegnata 
(niente più assurdi mezzi di grandi dimensioni a disturbare e inquinare nei centri storici delle città italiane). E ci auguriamo anche nelle città europee: la modalità organizzativa è assolutamente esportabile. 
Nelle 24 ore alle postazioni si possono erogare molti altri servizi alle città.
Il sistema Porta a Porta completa il servizio in altri quartieri dove Carretta Caretta non è adatto
in tutti i progetti che rilasciamo (in rete se ne trovano alcuni), ma sempre programmando risparmi per le comunità.

Come tutte le innovazioni in Italia, quanto vi ho fin qui sintetizzato è ancora sconosciuto se
non per giornali locali e addetti ai lavori (spesso ridurre la produzione di rifiuti sembra non essere 
ancora una priorità in questo Paese...).
Ci succede anche di essere citati o descritti in progetti nei quali non siamo stati coinvolti
Esempio:
(pagina 47) 

"Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente. 
Per cambiare qualcosa, costruisci un modello nuovo che renda la realtà obsoleta." 

Nessun giornale nazionale ha ancora parlato di noi. 
Credo sia intuibile quanto ci auguriamo, invece di imbatterci continuamente in articoli locali come questi, che messi in un quadro di insieme denotano i limiti fisici, se non strutturali dei sistemi Porta a Porta come sono stati erogati fino ad ora, e la difficoltà di applicarli in certi contesti:
(forse Carretta Caretta è un metodo ancora -troppo- poco conosciuto, ma non dimentico come nel 2005 ci fossero ancora istituzionali, ad esempio in Emilia o nel Lazio che affermavano apoditticamente "il Porta a Porta non funziona", per poi venire smentiti clamorosamente dai fatti).

Il Porta a Porta ci ha messo circa 20 anni ad affermarsi in tutta Italia; oggi semmai il problema è che chiamano "Porta a Porta" servizi che sono invece stradali, o al limite sistemi misti...  come quello in vigore a Modena
(anche l'informazione -non parlo del nostro caso specifico- può fare ancora molto, e meglio). 
Leggere ancora articoli su media nazionali come "sopra il 70% la raccolta differenziata è dispendiosa", nel 2015, lascia francamente basiti.

Tariffa familiare media a Treviso, centro storico compreso: 179 euro anno. Dati del comune.
Media paragonabile a livello nazionale: 280 euro anno (...). Dati Ispra/Cittadinanzattiva.

Roberto Pirani (e Paolo Garelli, all'estero fino a metà gennaio 2016)

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