Nell’ultimo numero della rivista di Medicina Democratica, distribuita in migliaia di copie su tutto il territorio nazionale, è pubblicato un intervento del Comitato “lasciateci respirare” che ricostruisce vent’anni di storia, di tensioni e di mobilitazioni che hanno coinvolto un intero territorio e migliaia di persone. Lo potete leggere nell’allegato.
Medicina Democratica – Movimento di Lotta per la Salute
è l’espressione di un movimento attivo sul territorio nazionale dalla
fine degli anni sessanta, nato attraverso un appello sottoscritto da
medici, ricercatori, operatori della prevenzione e diversi consigli di
fabbrica. Fin dall’inizio MD, si è occupata della salute nei luoghi di
lavoro, facendo inchieste e rivendicando l’applicazione delle leggi
sulla sicurezza e salute in ogni luogo di lavoro. È ancora oggi formata
da medici, ricercatori ed altri tecnici della prevenzione e della
sanità, insieme ai più svariati soggetti, cittadini utenti del Servizio
Sanitario Nazionale.
MD è impegnata in molti processi per
affermare il diritto alla salute dei lavoratori colpiti da malattie e
morte a seguito delle esposizioni a sostanze cancerogene. Come nel
processo contro l’ex Enichem di Manfredonia e nel processo contro ex
Montedison ed ex Enichem di Marghera. Negli ultimi anni si è costituita
come parte civile nei processi ThyssenKrupp, Eternit, Clinica S.Rita a
Milano e strage di Viareggio a Lucca.
La qualità, la quantità e l’importanza
pratica, politica, sociale, culturale e tecnico-scientifica
dell’Associazione sono documentati dalla rivista omonima pubblicata a
partire dal 1977, nonché dai suoi numerosi supplementi e libri.
Per l’ultimo numero della rivista è stato richiesto e pubblicato un intervento del Comitato popolare “lasciateci respirare” dal titolo “Le lotte ambientali nella capitale dei cementifici” a firma di Francesco Miazzi.
Ora, per quest’area si sta aprendo un nuovo capitolo, con nuove opportunità.
L’imponente utilizzo di rifiuti nel
processo produttivo, autorizzato per la Cementeria di Monselice, pone
tutti di fronte ad un impatto inquinante di forte rilievo.
La riconversione delle aree dei
cementifici che (probabilmente) saranno definitivamente chiusi nei
prossimi mesi a Este e Monselice, obbliga tutti ad affrontare i nodi del
recupero ambientale e la promozione di nuove attività in sintonia con
la vocazione del territorio, finalizzate in particolare alla
ricollocazione dei lavoratori espulsi da questi cicli produttivi.
La sfida più grande sarà quella di
recuperare un senso di comunità e di pianificazione condivisa, capace di
superare la frattura determinata dalla contrapposizione tra salute e
lavoro, ambiente e reddito.
Armonizzare questi fattori è tanto possibile quanto indispensabile.
fonte: http://www.padovanabassa.it/
Il CRU-RZ ha un conto presso Banca Etica (ccbccdne)
Questo è il suo IBAN IT 44 Q 03599 01899 050188531897 - Aiutaci e Sostienici!
Il CRU-RZ ha un conto presso Banca Etica (ccbccdne)
Questo è il suo IBAN IT 44 Q 03599 01899 050188531897 - Aiutaci e Sostienici!