I bambini di Taranto vogliono vivere


taranto ilva
TARANTO – “Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l’etterno dolore, per me si va tra la perduta gente”. Queste parole sono scritte sulla porta dell’inferno di Dante. L’immagine che ho davanti agli occhi, invece, rappresenta l’inferno di Taranto. Non un inferno immaginario, dal quale è possibile venir fuori semplicemente chiudendo le pagine di un libro. No, quell’inferno è reale, visibile tutti i giorni e soffoca, strazia i cuori in una morsa di rabbia e dolore, fa stringere i pugni per l’impotenza. Questo è l’inferno in cui vivono i bambini di Taranto, bambini uguali a quelli delle altre città d’Italia, almeno sulla carta perchè nella realtà non è così. I bambini di Taranto non sanno più che il cielo può essere di un azzurro limpido e brillante, sono abituati a vederlo ricoperto da una spessa coltre di fumo color ruggine. I bambini di Taranto devono pensare agli esami medici da fare, per rilevare la presenza di veleni nel loro organismo, invece di giocare sereni. I bambini di Taranto sognano di fuggire via perchè in quell’inferno non ci vogliono più stare. I bambini di Taranto hanno poche ore d’aria pura al giorno, condannati senza aver commesso alcun crimine, espiano la loro pena nell’indifferenza generale.
Perchè dei bambini di Taranto non interessa niente a nessuno. Sono bambini di serie B, immolati sull’altare del profitto, sacrificati per qualche tonnellata d’acciaio. Prendeteli per mano e scendete con loro nell’inferno di Taranto. Parlatene, condividete le foto, fate conoscere al mondo questa vergogna tutta italiana. La vergogna di un paese che non ha cuore i propri bambini, che svende il proprio futuro. Non voltate la testa dall’altra parte perchè questi bambini ne hanno avuta già troppa d’indifferenza. Ora hanno bisogno che qualcuno combatta per loro e per la vita che meritano di avere.

fonte: http://informazioneindipendente.com/