Ricordate il progetto Mense scolastiche, spreco zero, messo su dai maestri e dai bambini di una classe elementare di Asti? L’avventura virtuosa va avanti, ecco coma la raccontano i bambini e le bambine della 4c
Care signore e signori che ogni giorno preparate il cibo per nutrirci a mensa, siamo le bambine e i bambini della 4C della scuola primaria Rio Crosio di Asti. Negli
anni ci siamo accorti che ciascuno di noi ha delle pietanze che
gradisce maggiormente e ha bisogno di diverse quantità di cibo per
soddisfare il suo appetito. Distribuendo la porzione intera a ogni
bambino, si ha un grande avanzo a fine pasto e un grande spreco di cibo.
Con i nostri maestri abbiamo sperimentato
un metodo per garantire ad ognuno un’adeguata porzione di cibo per
varietà e quantità. Un po’ di tutto e di tutto un po’: ognuno
mangia secondo il proprio bisogno e appetito, o la porzione intera o
solo mezza porzione (quantità sotto alla quale non si può scendere). Con
questo metodo, a fine pasto, non avanza praticamente nulla, mentre su altri tavoli è capitato di osservare montagne di cibo sprecato (fino a otto chili a classe!).
Ci siamo chiesti quale valore possa avere
questo nostro impegno quotidiano che portiamo avanti da quattro
anni. Sicuramente ha molta importanza per il vitello e il pollo che non
vengono macellati inutilmente per essere buttati nella
spazzatura. Crediamo che sia giusto avere a disposizione quello che ci
serve e fa bene ma non il superfluo.
Sinora abbiamo soltanto evitato di
sprecare il cibo che entra nei nostri piatti, lasciandolo invece nei
cassoni della mensa, ma sappiamo che una gran quantità di cibo
perfettamente commestibile che viene cucinato per noi, viene buttato
nella spazzatura perché così dicono le leggi. Non ci sembra giusto e
siamo pronti a fare la nostra parte per evitare questo terribile spreco.
Ci siamo domandati quale sia il nostro effettivo consumo di porzioni di cibo. Con i maestri abbiamo preparato un grafico che
riporta giorno per giorno, le presenze a tavola e il numero reale di
porzioni consumate dalla nostra classe sia per la prima che per la
seconda portata. Abbiamo calcolato la media del numero di piatti
risparmiati sui mesi da novembre 2015 a gennaio 2016: il risultato
ottenuto è di sette porzioni non ritirate ogni giorno. Ci siamo
informati presso i funzionari del servizio mense e abbiamo saputo che il
costo del cibo fresco per ogni porzione ammonta a euro 1,80 (escluso il
servizio, il piatto, le posate, il lavaggio, la preparazione delle
tavole e la pulizia dei locali).
Ci chiediamo se il valore del cibo che
non sprechiamo, possa essere convertito in un risparmio per le nostre
famiglie o per sostenere le attività scolastiche di classe o anche per
aiutare famiglie in difficoltà. Dato che non vogliamo rischiare di
chiedere troppo abbiamo “arrotondato” il costo del cibo fresco a 1,50
che moltiplicato sei porzioni (anziché sette) per i duecento giorni di
scuola all’anno fa: 1.800 euro. Ci ha colpiti moltissimo questa cifra e
riempiti di orgoglio. Colpiti, perché non immaginavamo che in mensa si sprecasse così tanto cibo,
proprio in un momento in cui tante delle nostre famiglie hanno problemi
di lavoro e di reddito. Riempiti di orgoglio perché non pensavamo che
il nostro impegno quotidiano potesse risultare così efficace: venticinque
bambini che fanno attenzione al proprio appetito, che ascoltano il loro
corpo e si alimentano con attenzione, a sazietà ed evitando gli
sprechi, riescono a non buttare 1.800 euro nella spazzatura!
Vi chiediamo cortesemente di prendere in considerazione il nostro impegno e di discutere insieme a noi come impiegare questa somma. Noi
vorremmo che fosse utilizzata in parte per aiutare famiglie in
difficoltà e in parte per le attività della nostra classe oppure
restituita ai nostri genitori. Noi ci impegniamo invece a continuare a
fare attenzione alla quantità di cibo che desideriamo, e se siete
d’accordo, anziché preparare per noi i ventiquattro/venticinque pasti
quotidiani, potete inviarcene sei in meno ogni giorno; tranne quando c’è
la pizza che quella la mangiamo tutti!
Vi ringraziamo per l’attenzione e speriamo di poter discutere presto con voi la soluzione a questo problema
I Bimbisvegli della 4C e i loro maestri
fonte: http://comune-info.net/