Creare occupazione vera attraverso il
riutilizzo di abiti rigenerati e con i proventi sostenere progetti di
solidarietà nel territorio.
È questa la sfida raccolta da Share (Second hand reuse), la rete di franchising solidale che
da qualche settimana è arrivata anche nella nostra città. Si è infatti
tenuta oggi l'inaugurazione del punto vendita gestito dalla cooperativa
“Di mano in mano” in via Ettore Monti 19 a Galbiate (zona Lecco, uscita
ponte vecchio direzione Pescate).
Si tratta di un nuovo concetto di moda sostenibile che trasforma gli abiti usati in progetti sociali.
Infatti a essere venduti saranno vestiti di seconda mano - acquistati
da imprese, soprattutto no profit, in Italia e da Paesi esteri come
Belgio, Francia e Olanda - che vengono recuperati, sanificati,
igienizzati e riportati a uno status di alta qualità. Vengono quindi
venduti capi di abbigliamento in perfette condizioni e paragonabili al
nuovo, ma con prezzi molto accessibili.
«Gli obiettivi che ci proponiamo con
questo progetto - spiega Carmine Guanci, responsabile di Share - sono
innanzitutto quello di creare nuovi posti di lavoro per giovani e persone in difficoltà. In
ogni negozio, infatti, ci sono tre persone assunte con regolare
contratto e un paio di tirocinanti. Quello di Lecco è il quarto punto
vendita che apriamo, tutti gestiti da cooperative: nei primi due anni di
vita del progetto sono stati venduti 30mila capi di abbigliamento, con
in media 200 ingressi al giorno per un fatturato di 150mila euro
all'anno a negozio».
Il progetto Share, nato nell'ambito delle
cooperative che collaborano con Caritas Ambrosiana, mira dunque a
sperimentare un nuovo modello di consumo, basato sul riciclo dell'usato
come già avviene in Spagna e nel Nord Europa: «La Caritas spagnola
gestisce già 30 punti vendita come questi, altrettanti ci sono in
Belgio. Vogliamo costruire un franchising solidale gestito dalla filiera no profit in grado di generare ricchezza per il territorio sia dal punto di vista dei posti di lavoro, sia dei guadagni reinvestiti in progetto di solidarietà», aggiunge Guanci.
A
gestire il punto vendita di Galbiate, come detto, sarà la cooperativa
“Di mano in mano” di Ballabio che negli spazi di un'ex concessionaria ha
allestito sia il punto vendita Share sia una ciclofficina per il noleggio e la riparazione di biciclette:
«Vogliamo creare una mentalità che possa dare una svolta. – evidenzia
Paolo Greppi a nome della cooperativa – Non si può lasciare solo ad
altri la responsabilità dei cambiamenti, ciascuno di noi deve fare la propria parte con piccoli gesti
come comprare una maglia o noleggiare una bici. Così contribuiremo a
dare una risposta ai bisogni delle persone, soprattutto quello del
lavoro, nel rispetto anche dell'ambiente. Questa è una sfida che lanciamo al territorio».
Attualmente all'interno del negozio di
Galbiate ci sono due dipendenti e una borsa lavoro, nell'officina
lavorano invece un dipendente e una borsa lavoro. Parte dei proventi
dell'attività sarà devoluta alla cooperativa Le Grigne di Primaluna che si occupa di persone in grande difficoltà.
Il progetto Share è realizzato grazie al
contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione Peppino Vismara, e
sostenuto da UniCredit Foundation.
fonte: http://www.resegoneonline.it