Basta carbone! O sarà la fine

 
 
 
 
 
 
 
 
cambiLo sapevate che i fulmini uccidono 24 mila persone l’anno? E che entro la fine del secolo un terzo della Polinesia sembra destinato a scomparire? La certosina selezione di notizie raccolte da Alberto Castagnola mostra l’effetto dei cambiamenti climatici e le molte altre conseguenze del comportamento irresponsabile dei governi del mondo e delle culture che fingono di non conoscere i limiti delle possibilità di saccheggio e avvelenamento del pianeta. Tra le primissime priorità di un’inversione della rotta che non può attendere oltre, nel modo più assoluto, c’è quella di lasciare il carbone sotto terra. Potrebbe essere il primo obiettivo da raggiungere per un grande movimento dal basso
La raccolta di notizie che segue è forse un po’ più impegnativa del solito: alla moltiplicazione di eventi estremi che si susseguono ad un ritmo incalzante, si aggiungono alcune descrizioni più organiche, senza termini troppo specialistici, o comunque difficili da valutare in profondità per lettori comuni, ma che non riescono certo a nascondere la gravità e le dimensioni dei fenomeni descritti. La situazione della Polinesia, la regione più minacciata dall’innalzamento del livello dei mari, ormai da tempo in atto; le ragioni economiche profonde che hanno portato alla fusione due grandi multinazionali che incidono sulle produzioni alimentari mondiali; l’aumento delle tensioni tra India e Pakistan a causa dell’utilizzo in comune delle acque dei grandi fiumi del continente indiano; l’inquinamento crescente dell’aria che respiriamo. Fenomeni apparentemente diversi e lontani tra loro e che invece sono parte integrante dei meccanismi all’origine del cambiamento del clima su tutto il pianeta Terra. E, mentre scriviamo, il dolore di constatare che la prima Conferenza delle Parti dopo quella di Parigi, la COP 22 dell’Onu tenutasi un mese  fa in Marocco, non sembra abbia prodotto quegli interventi sostanziosi, mirati e decisivi di cui c’è un bisogno sempre più urgente. Segue
Alberto Castagnola
fonte: http://comune-info.net