Le molecole gassose che producono effetto serra sono svariate:
alcune sono già presenti in natura (come il biossido di carbonio e il metano)
ma sono artificialmente
incrementate dall’uomo, altre sono state create dall’industria
chimica (come l’esafluoruro di zolfo o i CFC).
Il biossido di carbonio (CO2) deriva dalla
combustione di composti organici, come i combustibili fossili (petrolio e
derivati, carbone, gas naturale).
Attualmente è presente in 390 parti per milione in volume
d’aria, concentrazione più elevata da circa un milione d’anni. È il principale
responsabile dell’effetto
serra antropogenico, e si stima che contribuisca al 64%
dell’attuale riscaldamento dovuto all’uomo.
Il metano (CH4), prodotto da fermentazioni di sostanza
organica in assenza di ossigeno (che avvengono nelle risaie, nell’apparato
digerente dei rumimanti, nelle discariche), è 21 volte più potente del CO2, ma
più raro (oggi circa 1770 parti per miliardo)
e contribuisce al 18% del riscaldamento. L’esafluoruro
di zolfo (SF6), è un gas serra di sintesi potentissimo, circa 24.000 volte
il CO2, ma fortunatamente presente
in minuscole tracce. Per calcolarne emissioni ed effetti complessivi, tutti i gas
serra vengono ridotti in termini di CO2 equivalente.
Emissioni di gas serra in percentuale su
gruppi di Paesi con analogo sviluppo socio-economico, e valori pro capite in
tonnellate di CO2 equivalente. I Paesi del gruppo Annex I – più ricchi – sono
quelli coinvolti nelle riduzioni richieste dal Protocollo di Kyoto: emettono
circa il 50% dei gas serra mondiali, mentre la loro popolazione costituisce
solo il 20% del totale. Stati Uniti e Canada da soli liberano un quinto dei gas
serra emessi al mondo, con medie di circa 25 t/anno per persona. La media
europea (e italiana) è invece di circa 10 t/pro capite. I paesi poveri e le
economie emergenti sono stati esclusi dal protocollo (gruppo Non Annex I) per
dare loro modo di migliorare le condizioni di vita: a questi spetta la restante
metà di emissioni, distribuite però
sull'80 per cento della popolazione
mondiale; le emissioni medie di Africa e
Asia Meridionale scendono infatti sotto le 5
t/anno pro capite (IPCC, 2007).
PER SAPERNE DI PIÙ
www.esrl.noaa.gov/gmd/ccgg/trends - Earth
System Research
Laboratory della NOAA; dati
aggiornati della concentrazione di CO2 a Mauna Loa
http://co2now.org - Dati sul CO2 in tempo quasi reale
CLIMA ED ENERGIA
Capire per agire
Luca Mercalli