Luca Mercalli: Come si produce energia elettrica in Italia


 


La maggior parte dell’energia elettrica prodotta in Italia proviene ancora da combustibili fossili, il cui utilizzo comporta l’emissione di biossido di carbonio in atmosfera (in media circa 0,6 kg di CO2 per chilowattora prodotto). Nel 2008, l’82% dell’elettricità prodotta internamente derivava infatti da centrali termoelettriche, alimentate in prevalenza a metano, mentre il restante 18% era ottenuto da fonti rinnovabili, in primo luogo grazie agli impianti idroelettrici costruiti con lungimiranza fin dai primi decenni del Novecento (13%). Decisamente più marginale il contributo di altre fonti non fossili come rifiuti e biomasse, nonché delle centrali geotermiche (poco meno del 2%) ed eoliche (1,5%). Infine è ancora insignificante - sebbene in crescita - la produzione di energia solare fotovoltaica, con appena lo 0,06%, valore del tutto sottodimensionato in un Paese ricco di sole come l’Italia. 


  13% Idroelettrico

  1,9% termoelettrico da fonti non fossili (rifiuti, biomasse)

  1,7% geotermico

1,5% eolico

0,06% solare

Dati di produzione elettrica in Italia, riferiti all’anno 2008 e ripartiti per fonte (da Gestore dei Servizi Elettrici, www.gse.it). La dimensione delle immagini non è esattamente in scala rispetto alle percentuali indicate.
















Produzione di elettricità in Italia, suddivisa per fonti, dal 1971 al 2006: la costante crescita (da circa 125.000 GWh/anno nel 1971 agli oltre 300.000 GWh/anno odierni) finora è stata supportata in gran parte dalle centrali a gas (fonte: International Energy Agency. www.iea.org).


CLIMA ED ENERGIA
Capire per agire 

Luca Mercalli