Il Rapporto ASviS 2017
conferma che, nonostante i progressi compiuti in alcuni campi nel corso
degli ultimi anni, l’Italia continua a non essere in una condizione di
sviluppo sostenibile come definita dall’Agenda 2030 per lo sviluppo
sostenibile adottata, il 25 settembre del 2015, dai 193 Paesi dell’ONU.
E
non sarà in grado di centrare né i Target da raggiungere entro il 2020,
né quelli fissati al 2030, a meno di un cambiamento radicale del
proprio modello di sviluppo.
In
assenza di tale cambiamento, nonostante il ritorno della crescita
economica misurata in termini di Prodotto interno lordo, povertà,
disuguaglianze e degrado ambientale, tanto per citare alcuni fenomeni di
maggiore rilievo, non verranno ridotti drasticamente, come previsto
dall’Agenda 2030.
È quanto emerge dal Rapporto Asvis (136 pp., vedi link in basso) illustrato alla Camera lo scorso 28 settembre.
Nel
corso dell'ultimo anno l'attenzione del nostro Paese all'Agenda 2030 è
cresciuta molto, anche grazie al lavoro svolto dall'Alleanza e dai suoi
oltre 170 aderenti. La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile,
ancora troppo generica e da dettagliare in termini di obiettivi e azioni
concrete, ha incorporato molte delle raccomandazioni dell'Asvis, tra
cui la scelta di attribuire al Presidente del Consiglio la
responsabilità dell'attuazione della Strategia", si legge nel report.
Gli
indicatori compositi calcolati dall'Asvis, presentati per la prima
volta in questo Rapporto, dimostrano che nel corso degli ultimi anni si
ha un miglioramento per 9 Obiettivi, un sensibile peggioramento per
quattro, mentre la situazione resta statica per i restanti quattro.
Adottando
un insieme sistemico di politiche è possibile migliorare sensibilmente
la performance complessiva, anche se servono specifici interventi in
settori fondamentali, come quello della qualità dell'acqua e
dell'approvvigionamento idrico, anche al fine di fronteggiare gli
effetti negativi del cambiamento climatico.
Sull’obiettivo energia e rinnovabili (obiettivo
in situazione statica) si legge che dopo una crescita delle fonti
rinnovabili in energia dal 6-8% dei primi anni 2000 a poco meno del 20%
(33 Mtep) nel 2016 e che, parallelamente, il contributo delle
rinnovabili al consumo finale (CFL) è passato dal 7,9% al 17,6% nel
2016, si riscontra una crescita molto lenta negli ultimi anni, intorno
allo 0,2% annuale.
Si è comunque superato con cinque anni di anticipo il valore obiettivo (17%) assegnato all’Italia dalla Strategia Europa 2020.
Il
governo dell’energia in Italia sta per avere una svolta decisiva con la
prossima adozione della Strategia Energetica Nazionale (SEN). Tuttavia
senza un’espansione delle fonti rinnovabili a un ritmo almeno triplo rispetto a quello degli ultimi anni, l’obiettivo della SEN al 2030 non verrebbe acquisito.
Nei
prossimi 6 mesi sarà necessario secondo gli autori del rapporto,
completare l'iter di approvazione di leggi cruciali per il futuro del
Paese; dettagliare la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile,
anche in termini quantitativi, e rendere operativa la sua governance,
trasformando il Comitato Interministeriale per la Programmazione
Economica (Cipe) in Comitato Interministeriale per lo Sviluppo
Sostenibile; adottare provvedimenti urgenti per accelerare il passo
verso il raggiungimento dei 22 Target che prevedono una scadenza al
2020.
Sulla base degli indicatori compositi sviluppati dall'AsviS per i singoli obiettivi in una prospettiva temporale, emerge che
La situazione migliora sensibilmente per gli Obiettivi:
- Sconfiggere la fame
- Salute e benessere
- Istruzione di qualità
- Parità di genere
- Innovazione e infrastrutture
- Consumo e produzione responsabili
- Lotta contro il cambiamento climatico
- Flora e fauna acquatica
- Pace, giustizia e istituzioni solide
La situazione peggiora sensibilmente per i seguenti Obiettivi
- Sconfiggere la povertà
- Acqua pulita e servizi igienico-sanitari
- Ridurre le disuguaglianze
- Flora e fauna terrestre.
La situazione è statica per i seguenti Obiettivi:
- Energia pulita e accessibile
- Buona occupazione e crescita economica
- Città e comunità sostenibili
- Partnership per gli Obiettivi.
La sintesi (pdf)
fonte: www.qualenergia.it