Si ritorna a parlare della Terra dei Fuochi dopo le inchieste che hanno svelato i problemi di grave inquinamento ambientale. Adesso sono stati piantati 18 mila pioppi per bonificare il terreno secondo un processo che è chiamato fitorisanamento.
Si è riscontrata soprattutto la presenza di piombo, arsenico e cadmio, depositati in quella zona come scarti di lavorazione industriale. Sono stati piantati quasi 18 mila pioppi, che sono delle piante in grado di neutralizzare i metalli pesanti, estraendoli dal sottosuolo e impedendo che vengano dispersi nell’aria.
La procedura è stata messa in atto nell’ambito di un concetto di economia circolare, che prevede l’obiettivo della riduzione dei rifiuti. Il compost utilizzato per il terreno proviene da un impianto di Salerno e si ricava dalla frazione organica dei rifiuti solidi urbani. Nessun altro elemento impiegato in questo ciclo viene buttato via. Anche il legno di pioppo verrà utilizzato, dopo aver svolto la sua funzione disinquinante, nei forni industriali.
Silvia Velo, sottosegretario del Ministero dell’Ambiente, ha sottolineato il valore di queste bonifiche sostenibili nel senso dell’ottimizzazione delle risorse e del riutilizzo dei materiali:
Il Ministero dell’Ambiente che rappresento sta lavorando molto su progetti sperimentali e di ricerca relativi a tecnologie basate sulla bioremediation, in particolare proprio nei Siti di Interesse Nazionale, dove negli ultimi cinque anni vi è stata una riduzione di circa il 10% di interventi tradizionali, dunque di quelli fatti di scavi e smaltimento del suolo contaminato.fonte: www.greenstyle.it