Agisci P.U.R.E. tu: Privilegia, Usa, Riduci, Evita

"Plastica impariamo a conviverci" non è solo un insieme di indicazioni per ridurre il consumo di plastiche e quindi la produzione di rifiuti, ma è il risultato delle esperienze maturate nelle attività di ricerca sulle plastiche effettuata da un specifico gruppo di lavoro di ENEA























Il 5 giugno 2018 abbiamo festeggiato il World Environment Day, istituito dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, quest'anno, con lo slogan #beatplasticpollution, l'attenzione è stata rivolta alla lotta all'inquinamento da plastiche nei mari e negli oceani.
Per questo ENEA ha pensato di realizzare un manifesto con le indicazioni per gestire un problema che non nasce dal prodotto ma dalla cattiva gestione dei rifiuti urbani e, soprattutto, dalla mancata informazione ai cittadini sui comportamenti individuali da evitare in quanto dannosi per l'ambiente.
Come ci dice Loris Pietrelli della Divisione Protezione e valorizzazione del territorio e del capitale naturale di ENEA, i suggerimenti proposti rappresentano un esempio di ambientalismo scientifico: in sostanza "non dobbiamo più dire non fare questo o quello ma non fare perché oppure fai questo al posto di quello".
"Plastica: impariamo a conviverci" non è solo un insieme di indicazioni per ridurre il consumo di plastiche e quindi la produzione di rifiuti, ma è il risultato delle esperienze maturate nelle attività di ricerca sulle plastiche. Si tratta di  un documento che propone azioni semplici, dirette al cittadino, attore del cambiamento, per limitare quotidianamente l'utilizzo della plastiche, seguendo il motto: Agisci P.U.R.E. tu: Privilegia, Usa, Riduci, Evita.
Come ci spiega Loris Pietrelli "le quattro azioni sono coerenti alla logica che ognuno di noi è responsabile sia della produzione di rifiuti che del loro corretto smaltimento", come indicato nel documento nessuno può considerarsi impotente ed estraneo a quanto sta accadendo ma tutti insieme possiamo fare qualcosa, partendo dalle nostre abitudini, che vanno ripensate, consapevoli che ciò richiederà anche una certa fatica.
Ogni indicazione espressa nel documento è supportata dai risultati delle attività svolte da ENEA, da quello che effettivamente è stato verificato e misurato durante l'attività di ricerca, quindi si può affermare che "ad ogni indicazione corrisponde un dato scientifico".
"L'opinione comune è che la plastica sia cattiva e inquinante, non è assolutamente vero, siamo noi gli artefici della sua diffusione nell'ambiente". Per modificare queste opinioni è necessario comprendere e dare un valore alla plastica perché dietro questo termine, ci sono migliaia di materiali polimerici, ognuno con le sue caratteristiche ed i suoi settori di applicazione specifici. Inoltre "quando si parla di plastica si identifica un settore che non conosce crisi (oltre 330 milioni di tonnellate prodotte nel 2017), un settore con milioni di addetti e, soprattutto, un settore in continua evoluzione tecnologica, nuovi materiali su base polimerica vengono quotidianamente proposti per varie applicazioni".
Dal 2015, il gruppo di lavoro di ENEA è impegnato in attività di campionamento, monitoraggio e caratterizzazione delle plastiche, a cui si accompagna anche l'attività di informazione sempre più necessaria per promuovere su larga scala stili di vita consapevoli e sostenibili.
Pietrelli ci tiene a sottolineare che "il lavoro (del gruppo di ENEA) nasce dalla consapevolezza che non potendo più rinunciare alle plastiche per il ruolo che hanno assunto nella nostra vita e per le loro eccezionali caratteristiche (economicità, leggerezza, resistenza), siamo chiamati a conviverci e allo stesso tempo ad utilizzarle con consapevolezza. Consapevolezza che nasce dalla conoscenza della gestione delle fasi finali degli oggetti, del valore (della durata) dei materiali utilizzati per realizzare gli oggetti che quotidianamente utilizziamo. Nessuna demonizzazione, ma una constatazione realistica di quello che ognuno di noi può fare e delle nuove sfide offerte dalla ricerca e dall'innovazione".
In questo ambito, conclude Pietrelli, ENEA sta scrivendo un racconto a tappe, in capitoli, realizzato con strumenti e linguaggi diversi ed in ambiti differenti (convegni scientifici, eventi, interviste, passaggi TV e radio, articoli scientifici, mostre, WEB...) con l'obiettivo di coinvolgere, accrescere conoscenze e consapevolezza in modo che ciascuno abbia la possibilità di scegliere e soprattutto di cambiare.
Testo di Stefania Calleri in collaborazione con Loris Pietrelli
fonte: http://www.arpat.toscana.it