Rifiuti di Roma, Montanari: 'Dal 2019 tutti i Municipi avranno la propria Ama'

Lo annuncia l'assessora all'Ambiente del Comune di Roma, Pinuccia Montanari, in un'intervista al Corriere della Sera, in cui conferma che l'amministrazione sta lavorando con Ama per realizzare quel decentramento nella gestione rifiuti che riconosce il Municipio quale ambito territoriale di riferimento
















“Dal 2019 tutti i quindici Municipi avranno un dirigente di riferimento che gestirà la raccolta rifiuti e le segnalazioni dei cittadini. Entro la fine dell’anno avremo le prime tre Ama di Municipio”. Lo annuncia l'assessora all'Ambiente del Comune di Roma, Pinuccia Montanari, in un'intervista al Corriere della Sera, in cui conferma che l'amministrazione sta lavorando con Ama per realizzare quel decentramento nella gestione rifiuti che riconosce il Municipio quale ambito territoriale di riferimento. “I responsabili di Municipio saranno prevalentemente scelti tra le risorse interne di Ama” dice l'assessora, che sulla faccenda non aggiunge altro.

Ribadisce invece che il lavoro sui nuovi impianti preosegue, anche se com'è il percorso soffre ritardi e rallentamenti dovuti al costante rimpallo di responsabilità con la Regione Lazio: “Oltre ai due di compostaggio per i quali attendiamo in via libera della Regione – dice Montanari -, stiamo lavorando per sviluppare fabbriche di materiali e impianti di riciclo, ad esempio per materassi e pannolini”.

A questo proposito l'assessora conferma che l'impianto di trattamento meccanico biologico del Salario sarà chiuso nel 2019 e non prima come speravano i residenti e il presidente del III Municipio, Giovanni Caudo, che ieri ha visitato la struttura: “Il Tmb Salario per quello che fa è incompatibile con l’area urbana che gli sta attorno – ha detto Caudo - Bisogna accelerare la dismissione anche se, purtroppo, nel 2019, secondo quello che prescrive il piano industriale, non sarà affatto possibile perché la sua chiusura è collegata al raggiungimento del 70% di differenziata. Oggi siamo al 43% e salvo miracoli non credo ci si riuscirà. Questa è responsabilità dell’amministrazione Raggi e dell’Ama, per aver avallato un piano industriale che non regge”.

“Bisogna avere spirito di collaborazione da parte di tutti e raggiungere l’obiettivo ‘no puzza’ subito perché sulla salute pubblica non si discute – ha ribadito Caudo – Questo vuol dire che servono interventi immediati di contenimento delle esalazioni, ovvero non stressare più gli impianti e evitare lo scambio di calore termico interno-esterno. Oggi invece c’è un collegamento diretto tra la fossa dove vengono scaricati i materiali e l’esterno”. E ha ammonito: “Se gli obiettivi che ci siamo dati non saranno raggiunti, il III Municipio, con i cittadini, si convocherà qui davanti fino a quando non riusciremo ad ottenere i risultati di rispetto della salute pubblica”.

fonte: www.ecodallecitta.it