Quando l’inquinamento da plastica rappresenta un rischio aziendale

In un nuovo report, ClientEarth i quattro tipi di rischio a cui le società possono andare incontro sottovalutando la questione della plastica monouso





La lotta all’inquinamento da plastica è una delle poche battaglie verdi a metter d’accordo il Pianeta. Le azioni per affrontarlo rimangono tuttavia poche e disomogenee. Eppure far fronte al problema non è solo una questione di sensibilità ambientale: in ballo per molti ci potrebbe essere anche il portafoglio. A spiegarlo è il nuovo report di ClientEarth dal titolo “Risk unwrapped: plastic pollution as a material business risk”. Il documento mette in luce i rischi aziendali a cui possono andare incontro le società legate direttamente o meno alla produzione di rifiuti polimerici.

“Attualmente i rifiuti di plastica rappresentano un’esternalità per la maggior parte delle aziende, con società e mondo naturale che ne sopportano il peso dell’inquinamento. Poco peso viene dato a cose come il packaging, una volta che il prodotto in esso contenuto è stato consumato e sono stati generati introiti per il suo produttore”, spiega Tatiana Lujan. “Tuttavia, questo sta cambiando e le aziende ad alta intensità di plastica devono essere preparate ai rischi connessi al loro coinvolgimento nella crisi dell’inquinamento plastico“.

In Europa (ma non solo) i governi stanno agendo abbastanza rapidamente sulla regolamentazione di questo tipo di rifiuti e le aziende sono generalmente impreparate. “Nell’arco di pochi mesi, abbiamo già visto il divieto assoluto per i prodotti monouso e obiettivi di riciclaggio più elevati, nonché proposte di nuove tasse e costosi schemi di tipo chi-inquina-paga”, aggiunge Lujan. “All’inizio di quest’anno il prezzo delle azioni del produttore di imballaggi europeo RPC è diminuito del 15% dopo le notizie sulla nuova normativa per la plastica”.


Nel dettaglio il report individua quattro tipologie di pericoli per le aziende:


Rischio di transizione: maggiori oneri normativi e tecnologici derivanti dalla transizione verso un’economia più circolare. Le aziende che sono utenti o produttori intensivi di materie plastiche saranno maggiormente esposte al rischio finanziario di non essere in grado di adattare la propria attività alle leggi in rapida evoluzione.


Rischio di reputazione: le aziende percepite come fonte di inquinamento plastico potrebbero subire danni alla reputazione, con una perdita di valore per il proprio marchio e di interesse da parte degli investitori.


Rischi fisici: Questo tipo di rischio aziendale interessa tutti i settori per cui l’esposizione diretta all’inquinamento plastico ha un effetto immediato, come l’industria della pesca o quella del turismo.


Rischio di responsabilità: le aziende potrebbero affrontare problemi legali da parte di soggetti che hanno subito perdite o danni legati all’inquinamento da plastica, al pari di quanto è accaduto con amianto, tabacco e le prime cause climatiche.



fonte: www.rinnovabili.it