Francia e Singapore si alleano per il riciclo dei rifiuti elettronici. Nella città stato asiatica le apparecchiature elettriche ed elettroniche a fine vita superano le 60 mila tonnellate l’anno, ma si stima che solo il 6 per cento venga riciclato. In Francia, gli impianti di trattamento lavorano ogni anno circa 455 mila tonnellate di RAEE, con un tasso di riciclo del 33 per cento. Entrambe le nazioni vogliono migliorare e per farlo hanno deciso di unire le forze.
Il flusso dei rifiuti elettronici è in rapida crescita a Singapore; i grandi elettrodomestici come lavatrici (32 per cento), frigoriferi (27 per cento) e televisori (22 per cento) rappresentano la maggior parte dei RAEE di Singapore. Computer e telefoni cellulari costituiscono rispettivamente il 2 per cento e l’1 per cento del flusso di rifiuti. Ciò equivale a 11 kg di rifiuti elettronici pro capite generati ogni anno.
La Nanyang Technological University di Singapore ha stretto una partnership con la commissione francese per le energie alternative e l’energia atomica. L’obiettivo è sviluppare soluzioni innovative ed efficienti dal punto di vista energetico per il riciclo dei materiali di scarto. Sul piatto ci sono 14,5 milioni di dollari (12,5 milioni di euro) per quello che è stato definito un “laboratorio congiunto” che lavori a migliorare il riciclo e il riutilizzo delle batterie al litio, dei circuiti stampati e dei pannelli solari. Inoltre, i ricercatori esamineranno la tossicità delle plastiche di scarto.
La partnership tra Singapore e Francia è stata formalizzata in coincidenza con la visita in Francia del primo ministro di Singapore Lee Hsien Loong su invito del presidente francese Emmanuel Macron per essere un ospite d’onore alla parata del National Day francese il 14 luglio. per celebrare l’anno di innovazione Francia-Singapore 2018.
fonte: www.rinnovabili.it