RAEE: i consigli Ecolamp per un corretto riciclo














Il corretto recupero dei RAEE è importante per combattere l’inquinamento e permettere il recupero di alcuni materiali rari. Malgrado questo non si è ancora giunti al riciclo del 100% dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, anche a causa di un non sempre preciso conferimento da parte dei consumatori. Un quadro nel quale hanno fatto il loro ingresso anche alcune “new entry” come gli hoverboard, le chiavette USB, le bici elettriche e le multiprese, recentemente inclusi nell’obbligo di riciclo con l’introduzione il 15 agosto del provvedimento noto come “Open Scope”.
Per aiutare i consumatori a scegliere la via giusta per il riciclo dei RAEE il consorzio Ecolamp ha deciso di diffondere un proprio decalogo contenente informazioni e consigli utili per una buona raccolta dei rifiuti elettronici. Il primo passo è quello di riconoscere correttamente quali elementi sono a tutti gli effetti dei RAEE: si tratta di apparecchi che necessitano di alimentazione elettrica, sui quali è presente anche il simbolo del “bidone barrato” (a indicare la possibilità di riciclo).
Non tutti i RAEE sono uguali, prosegue Ecolamp, quindi ne vanno individuate le caratteristiche e la categoria di appartenenza. Questo perché ciascuna tipologia deve essere conferita in appositi contenitori, così da ottimizzarne il riciclo. Il terzo elemento indicato fa riferimento a quei rifiuti elettronici che possono essere trovati entro le mura domestiche, come ad esempio televisori, monitor, cellulari e smartphone, spazzolini elettrici, frullatori, frigoriferi, bici elettriche, chiavette USB e più in generale apparecchi e strumenti che necessitano di batteria o corrente elettrica.
Esistono però alcune eccezioni, come ad esempio le lampadine a incandescenza e alcuni apparecchi elettromedicali (che potrebbero essere infetti) o strumenti di eccezionali dimensioni o marcatamente ad uso professionale. Una volta individuati i RAEE devono essere tenuti separati dai normali rifiuti e consegnati nelle apposite isole ecologiche del proprio Comune.


È possibile anche conferirli presso i punti vendita di articoli elettrici ed elettronici sfruttando lo scambio equivalente “UnoControUno” o anche senza procedere ad alcun acquisto (UnoControZero), in quest’ultimo caso però bisogna rispettare due condizioni: il rifiuto deve essere di lunghezza inferiore ai 25 cm e il negozio deve disporre di una superficie superiore ai 400 mq. Da evitare assolutamente la cattiva pratica di gettare i RAEE insieme ai rifiuti indifferenziati, come anche il conferirli nei contenitori destinati al vetro o alla plastica.
Una volta conferiti i RAEE verranno trasportati verso gli impianti di trattamento, dove speciali macchinari permetteranno di ricavare i materiali di cui sono composti e li trasformeranno in nuove risorse. Tra questi troviamo metallo, vetro, plastica, motori elettrici, schede elettroniche e minerali rari, o anche sostanze inquinanti come il mercurio (contenuto nelle lampadine a fluorescenza), che verrà in questo modo smaltito in maniera sicura.
fonte: www.greenstyle.it