Quali sono i rifiuti pericolosi?
I rifiuti pericolosi contengono sostanze inquinanti. In passato erano chiamati rifiuti tossici nocivi, per la loro caratteristica di essere velenosi sia per gli esseri viventi, sia per l’ecosistema naturale.
Prendiamo in prestito l’elenco fornitoci dal sito www.menorifiuti.org (il sito ufficiale della SERR): i rifiuti classificati come pericolosi, secondo quanto si legge sul testo del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, parte IV, allegato D, sono:
– scarti della raffinazione del petrolio
– scarti dei processi chimici industriali
– scarti dell’industria metallurgica
– scarti che provengono da apparecchiature elettriche ed elettroniche
– solventi
– oli esausti
– batterie e accumulatori
– rifiuti degli impianti di trattamento delle acque reflue
– rifiuti dell’industria fotografica (soluzioni di sviluppo e
attivanti a base di acqua o di solventi; soluzioni fissative e di
sbianca-fissaggio, ecc.)
attivanti a base di acqua o di solventi; soluzioni fissative e di
sbianca-fissaggio, ecc.)
– rifiuti delle attività medica e veterinaria
– rifiuti della produzione conciaria e tessile
– rifiuti dell’industria cosmetica (detergenti, trucchi)
– pitture e vernici di scarto; scarti di inchiostro
– rifiuti agrochimici contenenti sostanze pericolose
– esplosivi di scarto (munizioni, fuochi d’artificio)
Smaltimento dei rifiuti pericolosi
Come spiegato su menorifiuti, la normativa sui rifiuti pericolosi in Italia è molto complessa: in generale le tipologie di rifiuti indicate non possono essere smaltite nelle comuni discariche, ma devono essere gestite in modo separato tramite operatori autorizzati, come società di trasporto o di smaltimento.
Per informazioni specifiche ogni ente locale può avere il suo regolamento: per questo fate una ricerca online sui siti web dei Comuni, delle Regioni e delle aziende deputate alla raccolta che possono indicarcìvi a chi rivolgersi o quale struttura contattare nel caso di smaltimento di rifiuti pericolosi. Per alcune categoria di prodotti (es. i rifiuti elettrocini, RAEE) valgono regole più generali (es. nel caso dei RAEE c’è la possibilità di consegnare il rifiuto a un negozio di prodotti elettronici senza obbligo d’acquisto di un prodotto nuovo)
Seguite il sito menorifuti dove verrà approfondita questa particolare tipologia di rifiuti con preziosi consigli e suggerimenti (es. l’olio esausto) nella speranza che possiate partecipare con una vostra azione alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2018.
fonte: www.envi.info