Glifosato e metalli nelle api e nel miele

Presentati i dati di Api e orti urbani, indagine di Legambiente che ha evidenziato tracce di glifosato e metalli pesanti nelle api e nel miele prodotto.
















Le api sono da sempre delle sentinelle sullo stato di salute del nostro ambiente, come dimostrano anche i dati del progetto “api e orti urbani” presentati al Fico Eataly World di Bologna. I risultati non sono allarmanti ed escludono il rischio di moria, anche se rilevano il diverso grado di contaminazioni di residui di agrofarmaci e metalli pesanti tra le diverse città prese a campione Torino, Milano, Bologna e Potenza.
Questi orti urbani sono stati delle vere e proprie cartine tornasole per gli studiosi che hanno potuto osservare come le le api percepiscono immediatamente la presenza di pesticidi e metalli e segnalano all’uomo attraverso modifiche del loro modo di comportamento e di vita.
Nei moltissimi campioni analizzati sono state rilevate tracce di glifosato, a Milano nel 2017 e a Bologna nel 2018, mentre tra dieci metalli pesanti ricercati nell’ambiente a Torino, Milano, Bologna e Potenza i più riscontrati sono stati cromo, vanadio, nichel e ferro, seguiti da piombo, rame e zinco.
Tutte le tracce trovate sono riconducibili all’uso di diserbanti stradali o residui agricoli per quanto riguarda il glifosato e dell’inquinamento di fondo dell’area lombardo-piemontese. Alcune amministrazioni hanno rivisto, grazie alla sollecitazione di Legambiente, le loro attività in ottica più green. Come ha spiegato Daniela Sciarra, responsabile campagna agricoltura sostenibile dell’associazione:
Quello che  quest’indagine porta a galla è la potenzialità del metodo di analisi biologico (che prevede l’utilizzo di bioindicatori) e che dovrebbe integrarsi con gli altri metodi chimico-fisici, elettronici, satellitari già diffusi per il controllo dell’inquinamento ambientale nelle nostre città.
Un inquinamento che nel caso delle api riguarda tracce accumulate nell’aria, nel terreno e nell’acqua, tutti elementi con cui entra in contatto l’insetto. L’altro aspetto che emerge è il ruolo delle api in città per la biodiversità, l’impollinazione delle alberate e della flora spontanea presente che si coniuga con il ruolo didattico, sociale e di sensibilizzazione degli orti urbani.
Un progetto che sfruttava la funzione “sentinella” delle api. Nel periodo dell’indagine il livello di mortalità delle api non ha mai superato la soglia critica e quindi non è stato necessario procedere all’analisi chimica delle api morte.

fonte: www.greenstyle.it