Abbiamo
fatto leggere all’assessore il comunicato sull’assemblea di domenica
scorsa, così che potesse avere subito chiari gli interrogativi
dell’Osservatorio.
Ha
parlato dei ritardi e delle gravi carenze impiantistiche di Perugia e
dell’Ambito territoriale che, a differenza degli altri, non ha
ammodernato e adeguato alle nuove esigenze i suoi impianti: Pietramelina
esaurita (non sono riusciti a sfruttare i finanziamenti messi a loro
disposizione dalla Regione e non per l’avvio delle indagini Procura),
Borgogiglione e Ponte Rio.
La
Regione ha scelto di non costruire l’inceneritore ma, non avendo
impianti di trattamento e recupero ed essendo ancora insufficiente il
riciclo dei materiali RD, rimangono le discariche che, sebbene ben
controllate, non sono una scelta di primo livello. Ma solo una
necessità.
La raccolta differenziata si sta sviluppando solo da poco tempo, produce scarti e molti materiali rimangono immagazzinati.
Non
potevamo non riaprire ai camion Borgogiglione stante questa situazione.
C’era già stato lo scontro con Città di Castello e con Orvieto.
No,
non parliamo di emergenza… Si poteva e si doveva aspettare la
realizzazione dei lavori TSA per la messa in sicurezza. Una determina
che anticipa la presentazione del progetto (il vecchio adagio: tu pagare
moneta, tu vedere cammello!), non chiarisce né chi pagherà i costi dei
lavori né le responsabilità pregresse. Non capiamo perchè è si è deciso
di accettare lo studio Manassero, nonostante il Servizio geologico
regionale abbia rimarcato alcune criticità.
Noi
non si sentiamo rassicurati dal fatto che la stessa Regione abbia
voluto raddoppiare le precauzioni: via il percolato ma anche barriera di
fondo in terra armata (sic! chi l’ha deciso?)
Noi
temiamo che, una volta ultimati i lavori, si arrivi ad un nuovo
ampliamento, che potrebbe essere molto pericoloso. In genere, gli
amministratori pubblici prendono impegni a breve scadenza e si
accontentano di oltrepassare le scadenze elettorali.
Abbiamo
illustrato brevemente il lavoro svolto dalla nostra vicepresidente
nell’Osservatorio rifiuti del Comune di Perugia e le difficoltà di
dialogo con l’amministrazione e con le aziende.
Visto
che l’assessore dice di non avere alternative – ma già il Piano
d’ambito, almeno nella seconda parte, parla di prevenzione e riduzione
in primis – le chiediamo un impegno per un piano sperimentale di
compostaggio domestico/di comunità in accordo con alcune aziende
agricole.
Studierà
la proposta con attenzione e nel caso ci metterà un finanziamento.
Abbiamo chiesto un concreto appoggio ai sindaci che si vogliano
impegnare e all’ARPA, che si deve occupare del monitoraggio e della
validazione.
Abbiamo
chiesto anche un impegno sugli ecodistretti, chiarendo che la proposta è
allo studio della law clinic UNIPG e che almeno sul nostro territorio
si sta già evidenziando una disponibilità di piccole imprese del settore
primario. L’importanza della Villa del Cardinale come perno non solo
simbolico ma futuro centro studi sull’EC.
L’assessore
sull’EC non ripone molte aspettative a breve perché le imprese umbre
non si impegnano nel rinnovamento e nella strategia rifiutizero – però ci sono esempi di eccellenza e progetti come il riciclo scorie AST Terni!
Disponibilità ad approfondire il confronto e a visitare Borgogiglione.
Fonte: osservatorioborgogiglione.it