Eccoci dunque all’ennesima riunione della Conferenza dei
Servizi Regionale, nella quale verrà valutata la richiesta di rinnovo delle
autorizzazioni alla produzione, inoltrata dalla ditta Color Glass, che opera
nel settore dei rifiuti, in mezzo a Trestina, vicino a case, scuole e attività
commerciali. La commissione, presieduta
dal Dott. Grigioni, di cui fanno parte anche USL , ARPA ed altre agenzie/istituzioni,
oltre al rappresentante del Comune di Città di Castello, è chiamata ad
analizzare una serie di atti
amministrativi, tecniche produttive, fatti, circostanze, precauzioni e osservanza delle leggi in materia ambientale, funzionali alla concessione del permesso per
operare.
E’ opportuno ricordare
che trattasi di lavorazione di fanghi industriali, provenienti da Ferrara, dai quali viene
ricavato il Biossido di Titanio, materiale del quale abbiamo già più
volte sottolineato la pericolosità. In altri paesi, ad esempio la Francia, è
considerato Cancerogeno per inalazione.
Tuttavia, oltre al principio di precauzione che dovrebbe
guidare le scelte della pubblica amministrazione, in funzione della prioritaria
tutela della salute della
popolazione, in questa vicenda particolare si intersecano anche fatti di
carattere tecnico/urbanistico che farebbero sobbalzare sulla sedia, anche il
più permissivo dei funzionari pubblici. E’ un dato certo e riscontrato
che, oltre alla pericolosità per la
salute degli abitanti di Trestina, data dal materiale trattato e dalle
emissioni in atmosfera, l’azienda opera
anche in locali parzialmente abusivi e senza la prevista necessaria agibilità
degli stessi. Ricordiamo a tal proposito l’ordinanza comunale per la
demolizione dei c.ca 190 mq di abusi.
I fatti relativi alla sanità Umbra, riportati in
questi giorni dai mezzi d’informazione Locali e Nazionali, non fanno altro che
confermare, purtroppo, quanto verosimili fossero le affermazioni fatte 38 anni
or sono da un noto personaggio politico. Non vorremmo pensare che certi
comportamenti, riscontrati nel comparto
della sanità, possano investire, in maniera analoga, anche altri settori, in particolare, quello della lavorazione dei rifiuti che, come
sappiamo bene, sembra essere un settore altamente remunerativo.
Chiediamo quindi a tutte le rappresentanze
politico/Istituzionali e tecnico/amministrative che, in ossequio alle normative
nazionali ed europee, venga osservato il principio di precauzione a
salvaguardia della salute pubblica.
Nel richiamare quindi la massima attenzione su:
1) Disposizioni di legge che
vietano ad aziende insalubri di prima classe di insistere vicino a civili
abitazioni, scuole e attività commerciali;
2) Lavorazioni
eseguite in locali a norma e agibili nel rispetto dei regolamenti tecnico/urbanistici
del nostro Comune;
Il Comitato Salute Ambiente Calzolaro Trestina
Altotevere Sud conferma la propria intenzione a porre in essere tutte le
iniziative, anche di carattere legale, al fine di tutelare la salute e i diritti degli abitanti
di Trestina. ( Saremo inoltre attenti all’udienza del TAR del 21
maggio 2019.)
COMITATO SALUTE AMBIENTE CALZOLARO TRESTINA
ALTOTEVERE SUD.