Cosa Preoccupa L'industria Della Plastica? La Tua Reazione A Tutti Quei Rifiuti E' Una Delle Loro Preoccupazioni.
















È il titolo di un articolo scritto da James Brugger pubblicato sulla rivista online InsideClimateNews, il link per leggere l'articolo integrale è in fondo dopo la mia sintesi.
Al Summit Globale sulle Plastiche 7 giugno 2019 a Houston (USA) erano presenti aziende di un 'industria che vede nel proprio futuro crescita grande, ma anche sfide importanti a causa delle plastiche negli oceani e del cambiamento climatico
Al Summit le aziende sono andate a raccontare cosa fanno in risposta alla crisi mondiale dei rifiuti di plastica. Prevedono una crescita nella produzione delle plastiche in media dal 3,5% al 4,0% ogni anno fino almeno al 2035. Scrivono che con programmi di riciclo in gran parte finanziati in modo insufficiente ed inefficaci è potenzialmente possibile che altri miliardi di tonnellate di rifiuti di plastica andranno in discariche o nell'ambiente. Il vicepresidente di IHS Markit afferma che una nuova tecnologia di riciclo è distante una decina di anni o anche di più; continua avvertendo che l'industria dovrà lavorare 'per mantenere la fiducia nel tempo'; aggiunge che la crescita in continuo del mercato delle plastiche aumenta la scala della dimensione della soluzione che non va dilazionata.
Per la prima volta alla conferenza si è vista un'industria che si rende conto delle sfide future con il pubblico che sta diventando più consapevole dei problemi crescenti dei rifiuti di plastica e dell'impatto sul cambiamento climatico che hanno le plastiche nel corso del loro ciclo di vita.
Città, stati ed alcuni paesi hanno iniziato a limitare, vietare o regolare alcune plastiche; gli analisti dell'industria delle plastiche descrivono questo come uno dei molti rischi per il futuro economico delle plastiche. 
Si lamenta Patty Long presidente ad interim e AD dell'Associazione delle Industrie della Plastica che vengono contrastati da una robusta 'campagna anti - plastiche'; aggiunge che negli ultimi sei mesi - un anno vengono mostrate continuamente immagini di spiagge con plastiche sparpagliate e foto di animali marini che hanno ingerito plastiche. Negli Stati Uniti l'industria della plastica si sta opponendo a normative che cercano di limitare l'inquinamento da plastica; inoltre con la pubblicità vorrebbero far amare la plastica alla gente senza preoccuparsi dei suoi impatti.
L'industria del petrolio vede le plastiche come un'opportunità di crescita a lungo termine, ma sentono la pressione del pubblico che si sta rendendo conto dei suoi impatti.
All'interno di questo articolo c'è il link per accedere ad un articolo scientifico intitolato CONSUMO UMANO DI MICROPLASTICHE, che qui sintetizzano con la seguente frase:uno studio...HA CALCOLATO CHE L'AMERICANO MEDIO INGERISCE PIU' DI 70.000 PARTICELLE DI MICROPLASTICHE OGNI ANNO; NON SONO CHIARI GLI EFFETTI SULLA SALUTE DELL'INGESTIONE DELLE PARTICELLE DI MICROPLASTICHE
I politici hanno incominciato a reagire alle preoccupazioni.
A marzo 2019 il Parlamento europeo ha approvato una nuova legge che vieta plastiche mono-uso tipo piatti, posate e cannucce entro il 2021 ed ha imposto una raccolta del 90% delle bottiglie di plastica entro il 2029.
PROBLEMI DEL CICLO DI VITA E DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO Citano un rapporto (accessibile dal link) da cui risulta che nel 2019 la PRODUZIONE E L'INCENERIMENTO DELLA PLASTICA PRODURRA' PIU' DI 850 MILIONI METRICI DI TONNELLATE DI GAS SERRA - equivalenti alle emissioni da 189 grosse centrali elettriche a carbone.
Al Summit globale per le plastiche i conferenzieri hanno celebrato il boom del fracking (fratturazione idraulica) che produce surplus di gas naturale a buon mercato che consente l'abbassamento dei prezzi di produzione delle plastiche. CON LA SOVRABBONDANZA DI GAS NATURALE A BASSO COSTO PER PRODURRE LE PLASTICHE L'INDUSTRIA NON HA CONVENIENZA FINANZIARIA AD UTILIZZARE MATERIALI DA RICICLO PIU' COSTOSI NEI LORO PRODOTTI. 


Secondo uno studio del 2017 solo il 9% di tutte quante le plastiche prodotte
è stato riciclato.


Nadia Simonini

Rete Nazionale dei Comitati Rifiuti Zero 


Oggetto: What’s Worrying the Plastics Industry? Your Reaction to All That
Waste, for One | InsideClimate News