Grande entusiasmo e partecipazione all'incontro Nazionale-Internazionale delle 300 Comunita' Italiane Rifiuti Zero svoltosi a Capannori Il 22-23-24 Novembre 2019.




















Nonostante l'allerta maltempo oltre 300 persone hanno partecipato ai diversi eventi previsti dalla tre giorni di Capannori.
In particolare la mattinata del 23 ha visto il teatro di Capannori affollato da delegazioni di attivisti pressochè arrivati da tutta Italia oltre che da delegazioni di sindaci ed assessori provenienti dalla Sicilia alla Sardegna.
Oltre 50 la amministrazioni rappresentate mentre erano presenti anche delegazioni di aziende del settore della gestione dei rifiuti, start up ed imprese rappresentative anche di grandi distretti industriali.

Dal confronto paritetico avvenuto poi negli workshop del pomeriggio organizzati su aree geografiche (nord, centro, sud ed isole) *E' SCATURITA poi la costituzione di UN COORDINAMENTO NAZIONALE A PREVALENZA DI SINDACI ED AMMINISTRATORI* (ma anche con la presenza di attivisti Rifiuti Zero provenienti da ogni "angolo" d'Italia: dalla Val d'Aosta alla Sicilia arrivando alla Sardegna) *con il compito di iniziare un efficace coinvolgimento dei 304 comuni della Lista Italiana Rifiuti Zero affinchè il "peso" delle comunità rifiuti zero* (che rappresentano circa 7 milioni di abitanti) *venga il più possibile adoperato nei confronti del Governo, dell'Associazione Nazionale dei comuni (ANCI) e del Consorzio nazionale degli imballaggi (CONAI).*

In particolare è stato ribadito quanto sia importante per la affettiva attuazione della *TRANSIZIONE ECOLOGICA* e di un sistema produttivo basato sulla *ECONOMIA CIRCOLARE* interloquire attivamente con i ministeri competenti (a partire da quello dell'ambiente anche in seguito al positivo incontro svolto tra il Ministro Costa ed una delegazione di Zero Waste Italy) affinche l'approvazione dei "collegati ambientali" successivi alla approvazione della Legge di Bilancio in corso *PREVEDANO CONGRUI STANZIAMENTI PER LE RICONVERSIONI ECOLOGICHE E NON SOLO "SPICCIOLI".*

Il coordinamento in oggetto (che rimane aperto ad ulteriori partecipazioni di altri comuni) proprio perchè rappresentativo non solo di oltre 300 comuni ma anche di un diffuso "movimento Rifiuti Zero" vede il coinvolgimento di sindaci ed assessori a partire dal Comune di Capannori (con il sindaco Luca Menesini), di comuni capoluogo come Ascoli Piceno e di sindaci e/o assessori praticamente di tutte le regioni italiane, Narni per l'Umbria, Cupra Marittima per le Marche, Santhya per il Piemonte, Vimercate e Codevilla per la Lombardia, Carbonia per la Sardegna, Montelepre per la Sicilia, Massafra e Modugno per la Puglia, Soliera per l'Emilia Romagna, Carmignano ecc per la Toscana che avvantaggiata dalla vicinanza geografica era massicciamente presente a partire dall'assessora del comune di Livorno e dal presidente del consiglio comunale di Carrara e praticamente da una lunga scia di presenze provenienti da TUTTE LE 10 province toscane (erano presenti ben 22 dei 40 comuni toscani aderenti a Rifiuti Zero!).
Naturalmente a questo appuntamento non potevano mancare le avanzatissime esperienze venete ed in particolare di Treviso rappresentate molto appropriatamente da *Paolo Contò (Consorzio Primula / Contarina spa)*.
*L'incontro di Capannori è stato però prima di tutto UNA FESTA* nella quale *la PRESENZA E GLI INTERVENTI DI Paul Connett e di Esra Tat per Zero Waste Europe (rappresentata anche da Enzo Favoino e dallo scrivente)* *hanno contribuito a* *far risaltare il carattere "locale-globale" della rete che dal 2007 (quando il comune di Capannori per primo aderi' alla strategia Zero Waste).*

*La "narrazione"* di questo percorso straordinario richiamata da Paul Connett anche attraverso aneddoti divertenti ha fatto condividere a tutti i partecipanti una potente sensazione di entusiasmo per un "riuscito movimento" che ha saputo costellare di successi locali e nazionali (l'interesse di molti comuni alla strategia Rifiuti Zero, la sconfitta di moltissimi progetti di incenerimento e non in ultimo la rivendicazione di quel 58,4% di RD su scala nazionale che è stato ottenuto non certo per merito dei governi ma grazie all'impegno dal basso di moltissime comunità, Sindaci e di un universo di associazioni e comitati spesso vituperati ed "aggraditi" dalle lobby trasversali dell'industria sporca).

*Il "respiro globale"* è stato rafforzato dall'intervento della co-direttrice di Zero Waste Europe Esra Tat che alla vigilia dell'insediamento della nuova commissione europea ha "snoccialato" le proposte che verranno avanzate anche nella sede di Bruxelles per una corretta interpretazione della Economia Circolare non includente l'incenerimento ma anche (come dichiarato efficacemente da Enzo Favoino) il "cosiddetto e fuorviante "chemical recycling" come per esempio "pompato" da Regione Toscana ed ENI in quel di Livorno (nel Polo già inquinato di Stagno) per un'operazione mistificante volta a produrre falsi "biocarburanti" peraltro da ricavare dalle plastiche!

Infine, certamente, un momento anch'esso molto alto della "tre giorni" è stato *la premiazione da parte di ZERO WASTE ITALY* (su istruttoria del Centro Ricerca Rifiuti Zero) *di 4 imprese* che a diversi livelli testimoniano la concreta possibilità di marciare verso rifiuti zero e circolarità: E' IL CASO DI *Q-Flex* che con il "vetro liquido" può rimpiazzare la plastica in gran parte del settore dell'imballaggio alimentare rendendo del tutto riciclabili e in ultimo compostabili cosi' gli imballaggi, di *ECOLINEA* che invece di proporre per feste ed eventi modalità "monouso" ancorchè compostabili ha deciso di fornire ben igienizzati kit di stovigliame e piatti che una volta usati possono essere poi lavati e...riusati! Meglio evitare i rifiuti che riciclarli! E' stato il caso di *ECOLSYSTEM* che progetta e produce manufatti in "plastica seconda vita" da scarto di pulper delle cartiere e da plastiche miste per usi stradali e a protezione di piste ciclabili.
Ma non solo imprese piccole e medie possono intraprendere questi percorsi: la premiazione di *ASTRI* rappresentativa del macro distretto tessile di Prato (con i suoi oltre 35.000 addetti) dimostra che l'economia Circolare c'è già e si può applicare non su piccola scala ma anche parlando di fatturati "miliardari". ASTRI con le sue imprese associate ricicla e rigenera decine di migliaia di tessuti usati avviandoli al mercato dell'usato ma anche producendo filati e tessuti provenienti da riciclo nel segno della "centralità" del RECUPERO DI MATERIA.

Si, SI PUO' FARE, STA GIA' AVVENENDO TUTTO CIO' E' L'INIZIO DELLA RIVOLUZIONE ECOLOGICA!

Rossano Ercolini
Presidente di Zero Waste Italy

Rete Nazionale dei Comitati Rifiuti Zero