Lievitano le stime dei futuri veicoli elettrici su strada e, di pari passo, aumenta anche la ricerca di soluzioni ad hoc per la ricarica auto. Secondo gli esperti di Wood Mackenzie, i mercati europei e nordamericani dovrebbero guardare con particolare attenzione ai sistemi di e-charge sul posto di lavoro, una soluzione in grado di offrire diversi vantaggi
La società ha elaborato una nuova analisi in cui si stima che il potenziale di crescita nelle due regioni. Nel dettaglio, gli analisti ritengono che in Europa i punti di ricarica legati ad uffici e aziende possono raggiungere entro il 2025 una quota compresa tra 1 milione (high case scenario) e 534.000 unità (low-case scenario). Per l’America settentrionale invece, gli scenari di Wood Mackenzie variano tra 375.000 (low) e 680.000 colonnine (high) entro il 2025.
Ovviamente la crescita di questa opzione di ricarica auto è parte integrante della rivoluzione dei veicoli elettrici, ma esistono fattori ben precisi che spiegano la sua attrattività per questi due macro mercati. Oggi molti dei proprietari di auto elettriche possiedono anche impianti domestici per fare il “pieno” alle loro macchine. Ma si tratta di una soluzione non sempre praticabile, soprattutto nei grandi centri urbani: non tutti hanno un vialetto o un garage dove ricaricare il proprio veicolo e la sola ricarica residenziale potrebbe non essere sufficiente per superare l’ansia da autonomia di chi abita in zone rurali ed extraurbane.
Di contro, le aziende di oggi devono attrarre e trattenere una forza lavoro moderna che possa valutare vantaggi come una comoda ricarica dei veicoli elettrici. Allo stesso tempo le colonnine aziendali possono costituire un beneficio anche lato cliente e non solo in termini di brand reputation. Ad esempio per un’impresa al dettaglio, fornire questa opzione potrebbe voler dire assicurarsi più tempo speso dai conducenti all’interno del negozio, in attesa della ricarica. “Oggi i punti di ricarica sul luogo di lavoro sono principalmente installati per attirare clienti e dipendenti, aumentando l’accesso all’infrastruttura e supportando precisi programmi di sostenibilità”, spiega Ben Kellison, direttore della ricerca presso Wood Mackenzie. “Nel tempo, però, potrebbe essere utilizzata dai proprietari per gestire i costi della domanda elettrica o sfruttata dagli operatori di rete migliorare l’integrazione delle energie rinnovabili”.
Guardando a lungo termine, infatti, le colonnine aziendali possono contribuire ai servizi di flessibilità della rete. La ricarica diurna coincide con la produzione di energia solare, pertanto i veicoli elettrici possono essere utilizzati per assorbire il surplus fotovoltaico durante i periodi di picco di generazione. Ciò significa un’opportunità per le aziende di trarre vantaggio dallo storage mobile come risorsa di flessibilità, ottenendo in cambio incentivi o la riduzione delle proprie bollette energetiche.
fonte: www.rinnovabili.it