Il clima continua a scaldarsi con cambiamenti continui incrementali: i livelli di CO2 nell'atmosfera/il contenuto di calore degli oceani/l'aumento del livello dei mari, l'impatto cumulativo di questi cambiamenti potrebbe anche far cambiare parti fondamentali del sistema Terra in modo drammatico e irreversibile. Questi punti critici (tipping points) sono soglie dove un piccolo cambiamento potrebbe spingere il sistema in uno stato completamente nuovo.
Questo articolo di Carbon Brief del 14 febbraio 2020 esplora nove punti critici dalle calotte glaciali al permafrost che si scongelano, ai monsoni che si stanno spostando, alle foreste che progressivamente muoiono.
Spiega il Prof. Timothy Lenton direttore dell'Istituto dei Sistemi Globali all'Università di Exeter che ci sono parti del sistema Terra che hanno il potenziale di cambiare in modo brusco.
"Un punto critico, un tipping point climatico , come un qualsiasi punto critico in qualsiasi sistema complesso, è dove un piccolo cambiamento fa una grossa differenza e cambia lo stato o il destino di un sistema."
Quindi, piuttosto che un pochino più calore che causa ondate di calore leggermente più calde oppure che fa sciogliere di più i ghiacciai, causa uno spostamento drammatico di un intero sistema. Come esempio fanno vedere un gioco chiamato Jenga, una torre fatta da tanti blocchi che vengono rimossi qua e là e posti in cima alla torre stessa, ad un certo punto la rimozione di un singolo blocco fa cadere l'intera torre. Nel Jenga la torre collassa in una frazione di secondo; per un componente del sistema Terra il cambiamento da uno stato fisico ad un altro può avvenire in molti decenni o secoli, ma la caratteristica che hanno in comune è che una volta che è iniziato il collasso è praticamente impossibile da fermare.
Fanno notare che un punto critico può anche essere causato da fluttuazioni naturali nel clima, oltre che da forzanti esterne come con il riscaldamento globale, fanno l'esempio di periodi di cambiamenti bruschi avvenuti durante l'ultima era glaciale chiamati eventi 'Dansgaard-Oescher'.
Viene citato quanto raccontato dal Prof. Mat Collins in un capitolo di un rapporto speciale dell'IPCC sugli oceani e criosfera, cioè che una fluttuazione naturale potrebbe essere la spinta finale che si aggiunge al cambiamento climatico causato dall'uomo.
Il Prof. Wally Broecker della Columbia University scriveva che i dati paleoclimatici suggeriscono che: "Il clima della Terra non risponde a forzanti in un modo liscio e graduale. Piuttosto risponde in salti bruschi che comportano riorganizzazioni su larga scala del sistema Terra."
La definizione di 'cambiamento climatico brusco' del Quinto Rapporto dell'IPCC è: "Definiamo un cambiamento climatico brusco come un cambiamento su larga scala nel sistema clima che avviene nel corso di alcuni decenni o meno, che persiste (o ci si aspetta che persista) per almeno alcuni decenni e che causa perturbazioni sostanziali nei sistemi naturali e umani."
Più avanti citano il Dott. Richard Wood che spiega che oltrepassare un tipping point irreversibile significherebbe che un sistema non potrebbe tornare al suo stato originale nemmeno se la forzante diminuisse o tornasse indietro. Più avanti fanno l'esempio della Groenlandia coperta di ghiacci, se la calotta glaciale della Groenlandia dovesse oltrepassare un punto critico che porta alla sua disintegrazione, semplicemente ridurre le nostre emissioni e abbassare le temperature globali fino a livelli pre-industriali non farebbe ritornare la calotta glaciale. L'energia necessaria per ricostruire una torre Jenga è molto maggiore di quella che l'ha fatta collassare.
Fino a che punto sono irreversibili i punti critici considerati in questo articolo è soltanto una delle incertezze che gli scienziati stanno studiando. Comunque, ciascuno dei nove punti critici che vengono spiegati più avanti in questo articolo sono esempi in cui cambiamenti apparentemente piccoli hanno collettivamente il potenziale di un pugno potente.
"Mi limito a tradurre la pagina iniziale riassuntiva, ma poi l’articolo prosegue analizzando con maggiori dettagli uno ad uno ciascuno dei nove ‘tipping points’ punti critici citati"
NOVE PUNTI CRITICI DI NON RITORNO (TIPPING POINTS): dove un clima che cambia potrebbe spingere il sistema Terra verso un cambiamento brusco e irreversibile (figura iniziale riassuntiva)
- BLU: SCIOGLIMENTO DI GHIACCI
- (calotte glaciali in Groenlandia: l'aumento delle temperature porta al ritiro irreversibile della calotta glaciale con aumento del livello del mare che può arrivare fino a 7 metri///
- permafrost: brusco aumento delle emissioni di CO2 e metano a causa dello scioglimento di suoli ghiacciati con alto contenuto di carbonio ///
- disintegrazione dell'Antartide ovest: collasso della calotta glaciale innescato dal persistente ritiro della 'grounding line'(linea di messa a terra) del ghiacciaio in un settore che a cascata va ad altri settori, porta aumento del livello dei mari fino a 3 metri.
- VERDE: CAMBIAMENTO DI BIOMI
- Foreste pluviale in Amazzonia: le deforestazioni e il clima più caldo e più secco causano deperimento delle foreste pluviali ed un cambiamento verso savana; questo porta sia a perdita di biodiversità che diminuzione delle piogge.///
- foreste boreali: un cambiamento nelle foreste boreali con espansione verso tundra al nord e deperimenti delle foreste a sud; queste modifiche a loro volta portano a spostamento ecologico.///
- barriere coralline in varie parti del pianeta: le temperature in aumento spingono i coralli di acqua calda oltre livelli tollerabili di stress termico verso uno stato alternativo dominato da macroalghe; questo a sua volta porta al cambio di ecosistema e a perdite (economiche) nei settori pesca e turismo.///
- GIALLO: CAMBIAMENTI NELLE CIRCOLAZIONI
- Spostamento del monsone in Africa occidentale: cambiamento brusco nella piovosità del Sahel causato da uno spostamento verso nord (più bagnato) o verso sud (più secco) nel monsone dell'Africa occidentale; questo porta a problemi per l'agricoltura e a cambiamento di ecosistema.///
- spostamento del monsone indiano: un rafforzamento del monsone causato dalle emissioni crescenti di CO2 oppure un indebolimento come risultato di emissioni elevate di aerosol; questo porterebbe a più gravi estremi nelle piogge.///
- interruzione di AMOC (capovolgimento meridionale della circolazione atlantica): rallentamento di AMOC = capovolgimento meridionale della circolazione atlantica causato da un aumentato flusso di acqua dolce nel nord Atlantico; questo porterebbe a raffreddamento regionale e problemi agli ecosistemi oceanici.///
Nadia Simonini
Rete Nazionale Rifiuti Zero
https://www.carbonbrief.org/explainer-nine-tipping-points-that-could-be-triggered-by-climate-change