Rifiuti da costruzione e demolizione edifici, pubblicate le linee guida UNI



















Il documento definisce un macro-processo per la decostruzione selettiva per favorire il riuso e riciclo dei rifiuti derivanti dalla costruzione e demolizione degli edifici, in un'ottica di economia circolare.


Se ricicliamo e riutilizziamo, si sa, evitiamo di produrre materie prime. E ridurre la produzione di materie prime, significa anche risparmiare energia.

Secondo l'ultimo rapporto di sostenibilità del Conai, il riciclo di carta, alluminio, vetro, legno ecc. ha generato un risparmio di energia primaria di "oltre 20,91 terawattora in un anno, l’equivalente dell’energia necessaria a soddisfare i consumi medi di elettricità nelle case di oltre 5 milioni di famiglie italiane".

Perchè non operare una "raccolta differenziata" anche dei rifiuti prodotti nei cantieri edili?

Secondo EUROSTAT, i rifiuti inerti da costruzione e demolizione (C&D) costituiscono il flusso più rilevante dei rifiuti speciali prodotti in Europa. I dati relativi all’anno 2014, ci parlano di 868 milioni di tonnellate di rifiuti da C&D prodotti in Europa.

L’Italia si attesta all’ottavo posto della classifica dei rifiuti speciali prodotti, con circa 159 Mt, di cui 51 Mt (il 32%) relativi al settore delle costruzioni e demolizioni (incluse terre e rocce da scavo).

È innegabile che una raccolta selettiva dei rifiuti da demolizione e costruzione può generare innumerevoli vantaggi, sia in termini di riduzione di rifiuti, sia in termini di riciclo e riutilizzo dei materiali, nonchè di risparmio di energia.


Tuttavia la demolizione selettiva e il riutilizzo dei rifiuti da C&D non sono ancora normati a livello nazionale. In attesa dell'emanazione di un decreto End of Waste specifico per i rifiuti da C&D, si possono seguire le indicazioni della Prassi di Riferimento UNI/PdR 75:2020, pubblicata dall'UNI e che reca il titolo "Decostruzione selettiva – Linea guida per la decostruzione selettiva e il recupero dei rifiuti in un’ottica di economia circolare".

Il documento delinea un processo per la decostruzione selettiva e il recupero dei rifiuti che prende in considerazione sia gli edifici esistenti da ristrutturare o da demolire, sia quelli di nuova costruzione.


Per gli edifici esistenti è previsto un database dei materiali destinabili al riciclo e al riuso che deve essere realizzato nella fase di diagnosipreliminare delle tipologie e delle quantità di materiali che costituiscono o sono contenuti nell'edifico (audit predemolizione).


Per gli edifici di nuova costruzione, invece, è previsto un database da compilare con i materiali previsti da progetto.

La Prassi è scaricabile gratuitamente dal sito dell'UNI. Vedi i Riferimenti in basso.
Riferimenti

Prassi di Riferimento UNI/PdR 75:2020
dal sito dell'UNI



fonte: www.nextville.it